Riunite un manipolo di dark e new waver sotto la guida di un cantante dalla personalità altamente sensibile e dalla voce unica...
condite il tutto con la possibilità di esprimere a piacimento qualsiasi cosa vi passi per la testa, dando libero sfogo alla creatività, senza nessuna pressione da parte della casa discografica e... spostiamo le lancette indietro di 30 anni...
otterremo uno dei dischi più belli di tutta la storia della musica: "Torment and Toreros" di Marc and The Mambas.
L'esperienza dei Soft Cell per Marc Almond era quasi agli sgoccioli ma la Some Bizzare di Stevo credeva ancora in Lui, nonostante un primo disco con il collettivo Mambas "Untitled" dallo scarso appeal commerciale (e dalle esigui vendite).
Un ispiratissimo Marc Almond, in pieno fervore creativo nonostante il punto più basso che abbia mai raggiunto di dipendenza dalla droga (eroina inclusa), crea un doppio album con i compagni di viaggio più disparati tra i quali Foetus, McCarrick (Siouxie and The Banshees), Matt Jhonson (The The) e i suoi fedeli compagni Annie Hogan e McGee (prima Willing Sinner, poi La Magia, sempre con Almond). Tutti sono liberi di entrare ed uscirei piacimento dalle sessioni di registrazione; nessun compromesso a regolare il processo creativo.
il risultato? Vere e proprie pietre miliari. Dalla splendida "Boss Cat" in cui sentiamo Almond simulare il miagolio dei gatti all'intero di un ritornello musicalmente ineccepibile è che fa vibrare i nervi, alla cover di Brel "The Bulls" in cui il suono del violino e del pianoforte viene spezzato dagli olé di una fantomatica folla che assiste allo spettacolo della corrida.
La decadente "In My Room" alza il sipario sulla parte più intima e cupa dell'album, che esplode nell'eleganza di perle quali "First Time" (canzone sulla perdita dell'innocenza), "(Your Love is a) Lesion" e la decadente "My Former Self".
Non si può e non si deve rimanere indifferenti difronte a capolavori quali la singhiozzante "Black Heart" sorretta da un organo che si diverte a rincorrere il suono di una chitarra liquida, e l'immensa "Torment" scritta da Almond assieme a... udite udite... Steve Severin e Rober Smith (periodo Glove) - i creditis di "Torment" non sono sul disco ma è lo stesso Almond a dichiarare come sono andate le cose nella sua splendida autobiografia "Tainted Life".
E se tutto questo non bastasse a convincere qualche possibile detrattore, sappiate che una delle canzoni migliori in assoluto del lotto è "Your Aura" niente meno che una b-side del singolo "Torment". Una delle canzoni più originali e perfette che abbia mai avuto il piacere e l'onore di ascoltare.
All'epoca fu un suicidio commerciale fare uscire un doppio album così particolare. Questo decretò la fine prematura dei Mambas.
Per reperire questo gioiello in doppio cd ho dovuto applicarmi assiduamente in una ricerca meticolosa e perseverante.
Ho avuto la fortuna di reperire un usato, in perfette condizioni, della ristampa della Some Bizzare del 2009, rimasterizzata e contenente tutte le indispensabili b-sides.
Purtroppo il disco è stato ristampato poche volte, in poche copie, esaurite immediatamente, e chi lo possiede, difficilmente se ne vuole privare (basta guardare i prezzi di vendita).
Ma mettetevi alla ricerca, subito... Questo non è un disco da salvare... è IL DISCO.
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