Ironico, spiritoso, imbranato e, se mi è concesso dirlo, eccessivamente bello: sono queste le caratteristiche del nuovo Spider Man. Andrew Garfield sembra calarsi nei panni del personaggio molto meglio di Tobey Maguire. Peter Parker è sempre un secchione, ma è un secchione scanzonato. Stavolta è molto più "normale adolescente" e molto più vicino, quindi, al pubblico. Sicuramente molto meno noioso e molto più intrigante e coinvolgente del Parker interpretato dall'attore precedente.
Oltre a Andrew Garfield, anche il resto del cast è decisamente azzeccato: Emma Stone riesce molto bene nella parte di Gwen Stacy (al contrario della scialba recitazione di Kirsten Dunst nella parte di Mary Jane nei primi Spider Man), Rhys Ifans è particolarmente adatto per Lizard (trovo che questo attore sia indicato per la parte del cattivo, l'espressione da psicopatico è fantastica) e Denis Leary sa fare George Stacy, poliziotto rigoroso, dalla mentalità chiusa all'inizio e eroe alla fine.
Ottimi gli effetti speciali, ottima la ricostruzione, ottimo l'adattamento "ai giorni nostri".
Unica pecca: si da scarsa importanza ai motivi che portano il Dottor Connors a trasformarsi in Lizard e anche alla storia dei genitori di Peter Parker in sé. Ma forse quest'ultima verrà messa in luce in un modo migliore nei futuri "episodi".
Finalmente anche Spider Man riesce a far ridere a tratti. E sommando lo humor alle scene d'azione, viene fuori un film che riesce a mantenere viva e costante l'attenzione dello spettatore.
Per chi guarda il film è più facile immedesimarsi in questa versione del personaggio di Peter Parker che in quelle precedenti.
Per il resto, mi sembra inutile ribadire la trama ovviamente semplificata rispetto al fumetto in particolare per quanto riguarda Gwen.
Divertente e trascinante.
E le ragazze del pubblico apprezzeranno l'attore principale. Di un fascino incredibile.
"Ti spaventa quello che puoi fare?" "No".
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