Marco Masini
Malinconoia

Caro diario,

oggi mentre sistemavo il mio armadietto tutto srugginito ho trovato abbasso una cassettina con la custodia tutta sporca e graffiata ma che ho riconosciuto subito, era la 'Malinconoia' di Masini.

Cacchio, quando lo sentii la prima volta ero proprio piccirillo piccirillo ma qua dentro ci stavo già da un po'. C'avrò avuto otto o nove anni. La cassetta non era mia, ma l'arrubai a pugni e calci a Tanino che era appena arrivato qui da noi. Ma io quello là che canta mica l'avevo mai sentito, era giusto per menare a Tano che era piccolo e piangeva sempre, almeno così c'aveva un motivo. Che poi mica mi dispiace, che una settimana dopo che gliel'ho arrubata a Tanino sono venuti due di Milano che l'hanno adottato subito e si vedeva che c'avevano i soldi e Tanino allora può comprarsi tutte le Malinconoie che vuole.

Però dopo c'avevo la cassetta e allora l'ascoltavo col ualcheman la notte al buio al letto e una volta che suor Pia mi ha pizzicato che non dormivo m'ha picchiato sotto ai piedi col bastone di bambù che ancora lo ricordo, mannaggia a suor Pia pure adesso che è morta. Ma poi lo sentivo lo stesso di nascosto. Mi piaceva perché a un certo punto dice cazzo e non lo sapevo che si potevano fare le canzoni con le parolacce cantate. Poi diceva che se stai da solo diventavi forte e io son sempre stato solo, e poi c'era una che lui faceva tutto l'incazzato geloso così se la scopava e poi la poteva mandare via, come voglio fare io adesso con quella del bar alla piazzetta. Poi pensavo che se la mia mamma incontrava a Masini lui le diceva che era la Cenerentola innamorata piccolina e invece che lasciarmi al cassonetto mi teneva con lei e i nonni e non finivo qui con le suore e don Luigi che mi tocca sempre là, e così la mia mamma magari si evitava l'inferno anche se ha fatto un poco la zoccola come diceva suor Pia. Ma invece che a Masini si vede che ha incontrato a uno stronzo, e all'inferno ci va sicuro.

Poi io non lo so se Masini era bravo a cantare, ma mi addormentavo sempre con su le cuffie mentre cantava e allora se mi faceva dormire era bravo, che a dormire con un cane nelle orecchie non si riesce. Anche se poi facevo sempre gli incubi che mi menavano e morivo col sangue alla bocca.

Poi ho smesso di ascoltarlo perché è arrivato quel ragazzo sempre vestito di nero coi capelli lunghi e pieno di brufoli, quello che bestemmiava e l'hanno mandato via quando ha messo a testa in giù il Gesù in cappella. Gli ho arrubato anche a lui, di nascosto però, la cassettina che sentiva sempre e si chiamavano Coroner, ma non li ascoltavo la notte perché non mi facevano dormire. Poi gli ho detto che gliel'aveva arrubata Michele e lui l'ha pestato e mi ha detto perché stava così tanto in bagno e così poi in bagno ci stavo sempre anch'io e mi sono venuti anche a me i brufoli, e qualcuno mi viene pure adesso.

Ma ora l'ho ritrovata la cassetta di Masini. E domani se riesco la rivendo.