Marco Parente, dopo aver collaborato come batterista con i C.S.I. e Andrea Chimenti, nel 1997 decide di dar vita ad un progetto da solista che non lo vede più impegnato come batterista ma come autore, cantante, chitarrista ed arrangiatore.
Il suo primo disco "Eppur non basta" esce per la bellissima collana "Taccuini" dell'ormai "defunto" CONSORZIO PRODUTTORI INDIPENDENTI, che in quegli anni sfornava dischi e debutti con coraggio e innovazione (Marlene Kuntz, Radiodervish, Wolfango… ). Questo primo lavoro è un disco di ricerca che vede la presenza di trombe e viole e un duetto con Carmen Consoli.
"Testa, dì cuore" invece, uscito nel 1999, è un disco di canzoni, molto ricercate e originali nella costruzione, ma nello stesso tempo anche molto melodiche, che raccontano di sentimenti, passioni, malinconie. Le canzoni si distribuiscono spontaneamente e scorrono facilmente seguendo un percorso segnato dal titolo stesso dell'album.
"Testa, dì cuore" sta per "testa dice cuore", tema che pervade l'intera opera: attraverso un dialogo interiore, difficile e faticoso, la testa decide di dar spazio al cuore… Ancora un duetto impreziosisce il lavoro: questa volta è Cristina Donà ad accompagnare il nostro in "Senza voltarsi".
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