Per chi non lo sapesse, “inciucio” è una parola del dialetto napoletano che indica un accordo sotto banco tra persone di dubbia moralità. Per capire come questa parola sia entrata nel vocabolario italiano, dobbiamo tornare indietro di 19 anni.

Dicembre ‘94. Dopo 7 mesi, il Governo Berlusconi cade. Dal Gennaio ‘95 all’Aprile ‘96, Lamberto Dini è il premier di un nuovo governo sostenuto dal PDS, il vecchio partito democratico. Nell’ Aprile ‘96 la sinistra vince le elezioni (anticipate) e governa fino al 2001. Morale: il PDS è stato al potere (con vari esecutivi) per 6 anni. 6 anni, e nemmeno l’ombra di una legge antitrust per rendere ineleggibile Berlusconi alle elezioni del 2001.

Delle due l’una: o il PDS è una banda di incapaci; oppure c’è qualcosa sotto… Delle due, la seconda. Perché la seconda? Perché ce lo ha “rivelato” l’onorevole Luciano Violante nella sua celebre gaffe alla Camera: “Si ricorda, Presidente Berlusconi, quando le promettemmo che non avremmo toccato le sue aziende e non avremmo fatto la legge sul conflitto di interessi? Era il ‘94”. E noi che pensavamo che l’inciucio fosse del ‘98 (in Bicamerale). No,  l'inciucio è di quattro anni prima.

Marco Travaglio & Co. raccontano l’idillio segreto fra Berlusconi e la sinistra (IL VERO BUNGA BUNGA) in questo volume pubblicato nel 2005, allo zenith del Berlusconismo. Un volume che fa a pezzi la (em)pia leggenda della “superiorità morale della sinistra”.

L’omissione vale quanto il peccato. Se il Cavaliere ha il 51% delle colpe per la situazione attuale, la sinistra ne ha il 49, o forse il contrario.

Ma la gente non è stupida. Prima gli elettori di sinistra sapevano ma continuavano a votare PD(S) – e alle feste dell'unità si limitavano a fischiare alcuni membri della dirigenza. Adesso, stufi di prendere corna, hanno deciso di dire basta. Morale: durante la segreteria Bersani, duecentomila iscritti del Partito Democratico hanno deciso di non rinnovare la tessera. Una diaspora.

    - Oggi abbiamo litigato abbastanza.
    - Per salvare la faccia, si capisce.
(Franco & Ciccio – "I due deputati")

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