O oscuro oggetto del desiderio, o normale mid-tempo dove sei? O insperato cambio di tempo dove ti nascondi? O tempo dispari, perché non esci dal tuo nascondiglio e ti mostri in tutta la tua magnificenza?
Chi vi tiene prigionieri?
Beh chiaro, mister macchinetta Fredrik Andersson.
Che importanza hanno allora gli splendidi riff, gelidi, taglienti eseguiti con una precisione e una velocità inumana da Morgan, gli splendidi screamings di Legion, forse uno dei migliori nella scena black metal, simile a un tal Shagrath, di provenienza Dimmu Borgir.
E che dire del basso di B War, presente, attivo, non semplice tappezzeria?
Niente. Mr. Andersson continua imperterrito con i suoi blastbeats con una precisione e una violenza e soprattutto una resistenza che sarebbero piú proprie ad una drum machine che ad un essere umano.
Ma del resto questi sono i Marduk e questo Heaven Shall Burn... When We Are Gathered è l’essenza del black metal melodico.
Difatti i riff di chitarra hanno quasi tutti una certa tendenza verso il melodico (sempre ben misurata) che rende questo disco maggiormente accessibile. Per cui se in dischi come Panzer Division Marduk la melodia ce la potevamo tranquillamente sognare, qui ogni canzone è perfettamente riconoscibile, alcune sono addirittura "cantabili", grazie ad un particolare aspetto da anthem che i Marduk sono riusciti a dare ad ogni pezzo tranne a Darkness It Shall Be, che risulta essere composta da un solo riff.
E Mr. Andersson? Beh lui continua... e non si ferma.
Consigliato a chi si vuole avvicinare al black metal in quanto melodico e di facile assimilazione.
"Feel the darkness growing when we draw near my name is Legion for we are many in here heaven shall burn accompaigned by angels cries we shall invert paradise Death to peace" (Legion) (declino ogni responsabilità per contenuto ecc. ecc...)
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