Sesto album in studio per Marilyn Manson che attraverso un periodo della sua vita piuttosto triste (la separazione dell'ex moglie, la regina del burlesque Dita Von Teese) si ritira insieme al polistrumentista Tim Skold, per creare la sua opera più intima e personale.

"Eat Me, Drink Me", è il titolo scelto per l'album, e questa volta il sound è più rock ma anche fortamente influenzato dal glam e il gothic.

Cannibalismo e vampirismo sono solo alcuni dei temi cui si è ispirato Manson per la creazione dell'opera. Sulla copertina della stessa possiamo trovare un Manson più fragile e introspettivo in una posa simile a quella di Cristo nel famoso affresco dell' "Ultima Cena", raffigurato quando disse "mangiatemi, bevetemi" creando il rito dell'eucarestia. L'opera letteraria che influenza di più l'album è "Alice nel Paese delle Meraviglie" e il titolo è una chiara allusione anche a quest'opera.

Alice infatti mangiava biscotti con su scritto "Eat me" per diventare un gigante, mentre beveva piccole bottiglie con su scritto "Drink Me" per rimpicciolire.

L'idea che muove l'album è di rinascita, redenzione, romanticismo e trasformazione personale. Manson usa la metafora del vampiro per simboleggiare lo stato emotivo in cui si trova, sentendosi vulnerabile e bisognoso della ninfa vitale delle persone intorno a lui, ma allo stesso tempo ambendo all'amore, aspirazione che non può coronare perchè, proprio come il vampiro, finisce sempre con il "consumare" le persone a cui tiene maggiormente.

Evan Rachel Wood, la fidanzata con cui Manson si consola dopo il divorzio con Dita Von Teese, diventa la "Lolita" nel concept dell'album. In effetti non è un paragone casuale quello con il romanzo di Nabokov, in quanto "Lolita" è la seconda fonte d'ispirazione letteraria per "Eat Me, Drink Me". Ne è un'esempio il video del primo singolo estratto dall'album, "Heart-Shaped Glasses (When the Heart Guides the Hands)", in cui Evan indossa gli occhiali a forma di cuore presenti sulla locandina del film degli anni 60' di "Lolita". Il video presenta una sequenza in cui Manson e Evan si baciano su un'auto in corsa, tale sequenza è un'omaggio al film "Bonnie e Clyde", il cui ideale di amore, è fonte di ispirazione per Manson. La scena più controversa del video, quella in cui Manson e Evan si baciano e fanno l'amore coperti di sangue, è invece un omaggio al film "Trouble Every Day", la cui trama vede una giovane donna mangiare i suoi amanti, per soddisfare il proprio appetito sessuale.

Il simbolo scelto per rappresentare "Eat Me, Drink Me" è un cuore a spirale. Tale scelta è da ricercare nella pellicola "Mad Love" del 1935, sulla cui locandina appare un cuore a spirale sull'occhio del protagonista delle vicende, uno scienziato che può dare vita alle proprie opere, ma non può crare l'amore senza una donna al suo fianco.

"If I Was Your Vampire" e "Putting Holes in Happiness" aprono il disco, entrambi eccellenti. La prima è drammatica e di grande atmosfera, mentre la seconda è più malinconica e presenta un buon assolo. Le altre traccie migliori del disco sono "They Say That Hell's Not Hot" (molto trascinante), "Heart-Shaped Glasses"(quella più "pop"), "Evidence"(profonda e sfacciata), "Are You The Rabbit?", "Mutilation Is The Most Sincere Form Of Flattery" e la bellissima title-track "Eat Me, Drink Me" che chiude l'album.

In particolare l'album presenta numerosi assoli, alcuni dei quali davvero molto sentiti e trascinanti. 

I testi delle 11 traccie contenute nel disco, sono molto introspettivi e romantici, soprattutto per gli standard di Manson. Contengono citazioni dalle opere letterarie e cinematografiche già citate come fonte d'ispirazione per l'album e l'ordine in cui sono state disposte non è casuale, ma è anzi parte del concept. Infatti dalla prima alla quinta traccia, la storia narrata è quella di un'amore finito male. Mentre dalla settima all'undicesima la storia è quella di un nuovo amore. La sesta le collega (basta guardare il video, che parte sulle note di "Evidence" e termina con lo schianto della macchina guidata da Manson e Evan riportandoci a "Just a Car Crash Away").

"Eat Me, Drink Me" è un album buio, illuminato dalla luna e infestato da vampiri. Manson ci fa oltrepassare lo specchio, e ci fa vedere ciò che c'è dietro alle apparenze, in un viaggio alla "Alice nel Paese delle Meraviglie", fra le sue fantasie e le sue riflessioni, allucinazioni e desideri.

 

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