Ogni volta che ascolto Brian Warner cantare nei Marilyn Manson, non posso fare a meno di pensare che egli sia la migliore impersonificazione vivente della attuale società americana. Con tanti pregi e terrificanti difetti; con fascino ma arroganza; con uno stile, ma non unico; orginale si, ma troppo "volutamente quiche" per essere considerato un artista raffinato. Molto intelligente, colto e capace ad essere unico nel copiare altri. In una parola sola un bluff.
Un finto cattivo, che però ha il coraggio di ammettere di farlo per i soldi, la gloria e la fama. Omega ormai è i Marilyn Manson, esattamente quanto Mustaine è i Megadeth oppure Reznor i NIN. Al punto che quasi tutti pensano non a torto che sia il suo nome d'arte e non quello della band. Del resto, gli altri componenti sono dei mercenari in continuo cambiamento, e non certo dei virtuosi dei rispettivi strumenti se si eccettua l'ex Ramirez (infatti passato sotto l'ala protettiva di Reznor) ed il discreto "Ginger"alla batteria sempre quadrata e anni '80. Siamo giunti al sesto album della band dal 1994 ad oggi, e devo dire che personalmente sono un amante del secondo e terzo album (Antichrist Superstar e Mechanical Animals) mentre trovo onestamente inascoltabile tutto il resto della produzione. Sarà che "Antichrist" fu in buona parte scritto da Reznor, sarà che "Animals" è in realtà un album pop-dance anni'80 camuffato da hard rock, però apprezzo quegli album anche oggi a distanza di anni. Il resto è "garbage" remake dei primi singoli senza un minimo di innovazione. Con un eccezione, permettetemi... le cover anni '80 che ogni tanto sfoggia il nostro. ECCEZIONALI! Vedi: Sweet Dreams, Tainted Love etc... davvero notevoli e che una volta ancora sottolineano la pochezza creativa del personaggio, ma la sua eccezionale capacità istrionica ed il suo dualismo genetico.
Veniamo a questo album. La intro è un pezzo senza infamia e senza lode, molto triste, che riflette il periodo tribolato per la separazione dalla moglie, la nota spogliarellista "Dita Von Teese". Donna di fascino discutibile, ma certamente dotata di intelligenza pari alla sua, e che credo il nostro ragazzone rimpiangerà parecchio. La seconda "Putting Holes in..." non è malaccio ed ha discreti solos di chitarra. La terza e quarta traccia, vanno via lisce senza stupire particolarmente ma dando un insieme diverso dagli ultimi due "osceni" album. Pochissima elettronica, molta più chitarra, e molta più cura nei testi e nella qualità del cantato. Insomma nel complesso meno peggio del previsto, ma l'album non decolla. La quinta traccia "Just a car" è di una malinconica tristezza, quasi grunge, di dorati tempi seattleiani ma non riesce a raggiungere le vette che si prefissa chiaramente l'autore. Troppo piatta. Finalmente alla n.6 si giunge al primo pezzo degno di qualche nota: "Heart-shaped-glasses". Intro di chitarra molto (troppo?) glam anni '80 e poi solita tarantella sotto e solita voce calda. Insomma un pezzo che avrebbero scritto (molto più bello) un Bowie o i T-Rex un lustro fà. Insomma tracce di metal al pezzo 6, NULLE! Segni di Industrial? Meno di zero. Segni di hard-rock o possiblità di pogo in concerto? Macchè! Quanto meno adesso risulta chiaro che un notizia da dare c'è. I Manson hanno cambiato genere musicale e non è più un gruppo metal (se mai lo sono stati).
La n.7 è un pezzo dei Cure con sopra delle chitarre sovraregistrate. "Are you a rabbit" è un pezzo che fa ben sperare all'inizio. Sembra vagamente tornare alle sonosrità metal di "Antichrist". Poi scade nel piattume imperante. Cacchio, ha fatto male ha lasciare la via dell'elettronica. Nel complesso era l'unica cosa di qualità degli ultimi album che riempiva l'altrimenti assordante vuoto artistico! Vedi "Mutilation is..." che è inascoltabile. La n.10 "you and me and..." invece forse è quella che... niente da fare. Anche questa parte bene poi scade nel "void". La "title track", "Eat Me, Drink Me" è imbarazzante. Nel senso che sembra un collage di altri suoi singoli già sfornati in precedenza, senza elettronica, senza cattiveria e con in più solo una enorme tristezza di vivere. Roba da flebo insomma. Stendo un velo pietoso sulla versione semi-dance remix dell'ultima traccia. La versione elettronica della n. 6 che immagino sarà il secondo singolo dell'abum. Spero che l'effetto sia voluto, pèerchè sembra disco rumena o bulgura... GIURO! Provate a sentirla questa perchè è talmente pacchiana da farti ridere prima, e farti ballare alla fine stile gioca-jouer. Boh? Non capisco. Mercato delle pacchione nelle disco.night dell'est? Secondo me questa in Russia spacca.
Concludo. Voglio andare contro-corrente. A me il personaggio da sempre piace e lo stimo. Ascolterei le sue interviste per ore ed ore, perchè ha visioni politiche e sociali a volte talmente avanti da essere messo al confino. L'artista invece è defunto! Non riesce nemmeno piu a tirare fuori il singolino carino come nei precedenti. R.I.P.
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