Chi non ricorda Lisa dagli occhi blu? Mario Tessuto, come tanti suoi contemporanei, ebbe il suo picco di fama attraverso il classico brano di facile presa e la classica partecipazione ad un evento di canzoni.
Inizia a cantare giovanissimo. Sui 20 anni aveva gia collezionato una serie di singoli. Il primo contratto lo ebbe grazie grazie a Miki Del Prete (all' epoca collaboratore anche di Celentano), che lo portò ad un livello decente di notorietà. Fu in quegli anni che il nostro Mario Buongiovanni (nome vero, in arte Mario Tessuto) si ritagliò il suo spazio, anche grazie a una partecipazione al Cantagiro del 1966 con 'Teen agers concerto' e una successiva cover 'Love Me, Please Love Me' di Michel Polnareff. Cover, per l'appunto. Uno dei punti chiave dell' inizio di ogni carriera che si rispetti nell' ambito musicale leggero inizia così, pubblicando materiale non sempre originale ma che possa dare quel briciolo di notorietà necessario per far si che il personaggio in questione venisse accettato ai vari Sanremo o altre manifestazioni. Quelle che potrebbero essere definite delle vere e proprie operazioni di marketing, in chiave musicale, anche allora erano all' ordine del giorno. Due anni piu tardi, nel 1968, fu Don Backy a cedere un suo brano al nostro Tessuto, 'Ho scritto fine' , cantata a Settevoci.
L'anno chiave per Mario Tessuto fu indubbiamente il 1969. Come accade spesso, certi cantanti si trovano ad un certo punto in un bivio: essere o non essere ricordati. Non sempre accade, il che deriva senza dubbio da quel brano, che oggi definiamo a noi familiare, della serie 'devo averlo gia sentito da qualche parte', che in un certo senso prescinde dal reale valore musicale dell' artista. Quando Tessuto partecipa a 'Un disco per l'estate', edizione 1969, non avrebbe mai immaginato quanto successo avrebbe avuto Lisa dagli occhi blu. Eppure, magari, se non fosse stato per essa, Mario sarebbe stato completamente sprofondato negli abissi dell'anonimato. Ma torniamo a noi. Il brano sfiora la vittoria (che a dire del sottoscritto sarebbe stata piu che meritata), classificandosi seconda dietro 'Pensando a te' di Al Bano. Superando gente che all'epoca ebbe piu che successo, come Franco I e Franco IV, Herbert Pagani (indubbiamente lontano dalla canzonetta) ma anche Gigliola Cinquetti, il brano di Tessuto divenne uno dei piu richiesti alla radio dell'epoca. Quasi un brano 'cult' della canzone italiana di fine anni 60/inizio 70. Il testo è alquanto chiaro. Lisa, bambina del passato, oggi è cambiata, cresciuta, ed ha perso le qualità che fecero innamorare il protagonista anni addietro (Lisa dagli occhi blu/ senza le trecce non sei piu tu).
Da allora pubblicare canzoni che arrivassero a tutti era molto piu semplice. Passa poco che Tessuto pubblica altri due importanti successi. Il primo, 'Nasino in su', che sembra un po anticipare lo stile di Toto Cotugno, canzone facile e di semplice assimilazione, resa particolare dalla voce insostituibile di Mario, e 'Tipitipitì', che nel 1970 partecipò al Festival di Sanremo. Vincere quando in gara c'è 'La prima cosa bella' di Nicola di Bari è quasi un'utopia, ma cio nonostante ci resta un brano allegro ed orecchiabile, cantato in coppia con Orietta Berti. Sempre di quegli anni, 'Blu notte blu', scritta da Mogol e musicata da Mario Lavezzi (Camaleonti prima e Flora Fauna e Cemento dopo).
Tanti ancora i brani di successo. Il 1975 portò in cima alle classifiche 'Rivoglio Lei', stupendo arrangiamento italianizzato del successo di Eric Carmen 'All By Myself', estremamente rispettosa dell'originale sopratutto nella fase strumentale. Tratti dal suo primo disco, una serie di ottimi brani, tra i quali è necessario ricordare 'Concerto per un fiore', canzone che non riscosse successo, ma a dire del sottoscritto resta una delle cime di Tessuto: canzone bella, di facile presa, genuina e di forte impatto. Una dichiarazione d'amore tutta seventeen. Bella anche 'Il sole sulle viole', che rievoca molto Alan Sorrenti, canzone spensierata e allegra. Spazio anche alla malinconia, con la delicata 'Ho Scritto Fine'.
Mario Tessuto è vivo e vegeto, parzialmente in attività. Con la maggiore età intraprese anche la carriera di scrittore di canzoni, per il quale è d'obbligo ricordare la partecipazione con la Bertè. Giusto ricordarlo come un tassello della nostra canzone.
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