Cos'è un eroe? Nella mitologia greca o nella favole è un essere senza macchia che si batte contro il male, e che quasi sempre ne esce vincente. Nella realtà tutti sappiamo che la cosa va diversamente. Roger Casement, il protagonista di questo romanzo-biografia di Mario Vargas LLosa, è un eroe a tutti gli effetti. Ma è ahime profondamente umano, direi profondamente contaminato dal mondo terreno. La sua vita leggendaria (come è scritto nel retro del libro) è narrata in maniera splendidamente coinvolgente dall'autore e ciò che ne vien fuori è il ritratto di un uomo meraviglioso che però porta in se come tutti gli esseri umani le proprie contraddizioni, legate soprattutto alla sua incapacità di vivere la propria condizione sessuale in maniera libera.
Il libro è a mio parere straordinario proprio per questo suo essere profondamente umano: la sua capacità di scavare nell'animo dell'uomo e di far emergere un eroismo assolutamente scevro di ascetismo o di religiosità. Un eroismo fatto di "carne ed ossa". Nessuna agiografia ma l'apoteosi di un uomo giusto, delle sue paure e delle sue debolezze. Un giusto tributo a quest'uomo che tra fine ottocento e inizio novecento vive la sua esperienza terribile di console al servizio della Gran Bretagna prima in Congo , dove assiste alle nefandezze del colonialismo belga di Leopoldo II, legato all'estrazione del caucciù e poi nel Putumayo, in Amazzonia, dove il suo reportage ("The blue book"), contribuisce al crollo dell'impero di Julio C.Arana, magnate del caucciù nelle foreste amazzoniche, e personaggio che incarna nel libro di Llosa l'essenza del male del tempo. Anche in quest'ultimo caso emerge un quadro di sfruttamento e di maltrattamento dei nativi raccapricciante. L'ultimo atto di Casament, quello a lui più caro, la liberazione della sua Irlanda dal gioco di quella Inghilterra cui aveva lealmente prestato servizio per diversi anni(altro elemento di contraddizione), rappresenta la sua unica sconfitta sul campo, dato che la sua operatività intrisa di un nazionalismo a tratti molto acceso, verrà sconfitta almeno sul campo e lo porterà alla forca. Tuttavia anche in questo caso, la sua dipartita è come nel caso dei patrioti irlandesi sacrificatisi nella "settimana di pasqua"1916, la glorificazione di quell'ideale di libertà e di richiamo ai valori gaelici che contribuirà ad accendere definitivamente il fuoco nel cuore di un'Irlanda che già andava infiammandosi.
Consiglio questo libro a chiunque abbia sangue nelle vene.
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