Chissà quante volte avete ascoltato la musica di Mark Isham senza saperlo. Specie se andate spesso al cinema, visto che questo musicista ha al suo attivo più di cento colonne sonore composte dal 1983 a oggi. Newyorkese di nascita, ma presto trasferitosi al seguito della famiglia a San Francisco, Mark Isham è un virtuoso di tromba a cui affianca massicce dosi di elettronica. "Castalia", uscito nel 1988, è un esempio rappresentativo del suo stile, una musica d'atmosfera dalle sonorità molto eleganti e di grande cura formale.
Suo quarto album di studio, vede la partecipazione di un gran numero di musicisti ospiti che da soli bastano a identificare la musica che qui si incontra: tra gli altri, David Torn, funambolico chitarrista di frontiera; Mick Karn, già bassista dei Japan; Terry Bozzio e Patrick O'Hearn, rispettivamente alla batteria e al basso, già con Frank Zappa (oltre che nei Missing Persons, di cui abbiamo già discusso). Del resto lo stesso Isham ha partecipato nella sua carriera a lavori di artisti di varia ispirazione, da Van Morrison a Ziggy Marley, da David Sylvian a Tanita Tikaram.
Ma "Castalia" resta un disco molto personale in cui le sonorità della tromba sono sempre in primo piano: col suo timbro naturale o con sordina, filtrata via MIDI o alternata al flugelhorn, Isham ne fa la voce di cristalline melodie che attraversano le sette tracce dell'album. Ora vivaci e accattivanti come nel brano di apertura, "The Grand Parade", ora corpose e più complesse come in "Tales From The Maidan" oppure "A Dream Of Three Acrobats".
I session men ricordati prima hanno anch'essi un ruolo di tutto rispetto, per esempio in "A Meeting With The Parabolist", un brano di 13 minuti dalla struttura molto articolata in cui si verifica un'alternanza tra pieni e vuoti, tra rarefazione e saturazione sonora. Ma tutto il disco nel suo complesso non fa che mettere in mostra la classe e le doti musicali di Mark Isham e compagni: nulla di cui stupirsi, se è vero che il titolo del lavoro, "Castalia", si riferisce alla sorgente mitologica del monte Parnaso, sacra ad Apollo e alle Muse e considerata fonte di ispirazione.
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