• Voto:
Sono stato indeciso se recensire o no questo splendido disco di Mark Knopler uscito da un paio di giorni, perché come i grandi dischi ti entra dentro ascolto dopo ascolto.
“Get Lucky” è un disco che esce a quasi cinque anni dal bellissimo “Shangri Là” ed è curioso notare che se con i “Dire Straits” aveva inesorabilmente imboccato la parabola discendente, seppur regalandoci autentiche perle, in quasi venti anni di attività, e canzoni memorabili è indimenticabili, la sua carriera da solista ha sempre seguito canoni di assoluta eccezionalità come spesso capita quando una band si identifica, alla fine, prevalentemente in un uno solo dei componenti (è il caso dei Dire Straits, ma anche dei Doors, dei Police , dei Verve, o di altre band letteralmente scomparse dopo l'uscita dei loro leaders dalle band).
Mark da solo ha sempre fatto dei bellissimi dischi, a partire da “ Golden Heart” realizzato mentre era ancora con i Dire Straits, per passare a “Sailing To Philadelphia” e al già citato “Shangri Là” e questo non delude le aspettative, come tutti i grandi dischi non ti prende subito, e mi ci sono voluti tre ascolti per cominciare a metabolizzarlo, è un disco dove il Folk si fonde con il Blues, con reminiscenze Dire Straits rarefatte e presenti solo in alcune canzoni, un disco dove le chitarre acustiche sono spesso in primo, suonate da Mark con la sua solita maestria e il suo inconfondibile tocco.
I brani che mi sembrano spiccare sono “Border River”, “Get Lucky” autentico gioiello chitarra acustica e voce (spendida) , “Monteleone” una delle perle dell'album, e “Cleaning My Gun”.
Per concludere una prova più che ottima di Mark , un disco autentico non ruffiano, realizzando suonando ciò che lui ama di più la chitarra e unendo i generi come il Folk al Blues, “che è quello che si aspetta di trovare andando in paradiso” (Wikipedia).
Il disco finisce con “Piper To The End” con lo stesso sound del brano di apertura.
Ascoltatelo e magari comperatelo come farò io perché merita …. Veramente.....
P.S.: Per me è da 4!
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