Avevo letto pessime recensioni sul disco. E non dicevano di alcun funerale del Blues. Era il corpo freddo di Lanegan stesso sotto 'autopsia'.

'Orrore' gridato sulle note di Ode to Sad Disco, come di relazione extraconiugale con sonorità synth, just to name one. Esame post-mortem al rosso. Tradimento. Drum Machines che esplodono bicchieri di whiskey e sacri fantasmi ora a secco per innominabile scempio. Tradimento Canzoni, from the Field to the mainstream. Oh My God, che il culto scivola via e si fa chiacchera da bar. Here comes that Weird New Album. Come prostituta infilzata dal riff che non s’ha da fare. The Myth Funeral e conato dei fedeli. And then. Scarico il cadavere. E lo ascolto. E riascolto. E mi addormento. Ascoltandolo. E mi sveglio. Lo ascolto. Esco. Lo ascolto. Lazzaro risorge, cammina, corre, vola solenne grida. Storie diverse ed idioma di un tempo. O stessa storia di un tempo in idiomi diversi. Non saprei. Non saprò. And it’s fine.

Potrei fare un summary, song by song, e blah blah di riferimenti e strumenti, e qualche immagine stravagante per colorare la scena. Desisto. Silenzio. Lo sto ascoltando ora, e la neve crolla dal cielo. Dicono sia peggio del Nevone del 1929. Amarcord ora il mille-novecento-novanta-e -qualcosa. Rimini, Velvet, Screaming Trees da leggenda sul palco scapellano. Ricordo riesumato da cuore ammutolente ragione e scientifici giudizi.

Brividi. Ma non c’è freddo.

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