Ho perso mesi. Forse perchè, proprio come Mark, non ho avuto abbastanza tempo per redigere una recensione personale e perlomeno rispettosa nei confronti del lavoro di quest'uomo.

Si tratta di un libro che mi ha tenuto compagnia; quel genere di compagnia confortante che solo l'oscurità può concederti.
Avere abbastanza tempo, non a caso. Fortunatamente lo hai avuto.

Mai sentito di una rockstar senzatetto?

Mark Lanegan scosta le tende senza troppe presentazioni, poi introduce il lettore alle sue vicissitudini nella maniera più coerente possibile.
Non è un personaggio e non scade a parere di chi scrive nella macchietta. Nonostante la quasi interezza dei 43 capitoli parlino di eroina e morte e perdita riesce persino a strapparti dei ghigni.

Giungo al sodo; non vi è traccia di autocommiserazione ma solamente di una sincerità disarmante. Ti aspetti da un tizio crudo e vissuto come lui
che ometta dei dettagli imbarazzanti e che metta l'accento sulle gesta da rockstar maledetta: negativo, succede l'esatto opposto. Percepisci nel descrittivo un senso di inadeguatezza e di sconfitta. Per esempio le sue avventure sessuali vengono associate con facilità a momenti disturbanti.

Questo accresce il rispetto per l'autore; se decidi di pubblicare uno scritto sulla tua vita turbolenta, mettici l'anima a nudo o fuori dai coglioni.

Lanegan narra di disgrazie al limite dell'ironico, di addii lenti e taglienti, di amici preziosi e idoli che perdono il lume della ragione.
I rapporti pessimi con la madre e il senso di colpa per chi ha fottuto e per chi ha abbandonato perchè troppo impegnato ad autodistruggersi.

Mi ha fatto pensare molto un concetto che ho in testa da un po' di tempo e che curiosamente ho ritrovato tra queste pagine: fuggire dalla tua realtà opprimente
ti farà sentire sollevato? raggiungerai il tuo equilibrio o il dolore troverà altri modi?
Credo che Mark abbia (magari inconsapevolmente) sottolineato nel suo racconto personale un senso di rispetto e riconoscenza nei confronti
del proprio io. Quell'io che non puoi cambiare ma devi accettare; che nessuno possa aspettarsi da te il raggiungimento di una pace che non esiste, e taccia.

La povertà si mescola alle relazioni che il cantante non riesce ad intrattenere. Il disgusto per parte del catalogo degli Screaming Trees (ovvero per quelle canzoni che il cantautore non ritiene valide e sentite) e per le fregature economiche come quella dell'unico singolo celebre della band, Nearly Lost You.

Capita di sentire le farfalle nello stomaco per degli istanti per poi imbattersi in un lutto. Preferisco non inserire spoiler e nomi ma solamente le emozioni sulle quali potresti schiantarti.

Dalla natia Ellensburg ai vicoli delle città visitate durante i tour, con i sogni messi male e il freddo nelle ossa.

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