1994, secondo album del tenebroso Lanegan (ex voice degli Screamingtrees).
La sua capacità di creare sonorità che spaziano dal country al blues e poi ancora al rock psichedelico non può che lasciarmi stupefatto ogni volta che lo ascolto.
Il disco inizia con "The River Rise", stupenda ballata infestata di arpeggi, prosegue con "Borracho", a mio avviso il pezzo piú magistrale del disco, con quel suo crescendo inquietante, tuffandosi in "House a Home", scandendo un timbro decisamente country.
Il resto del disco è un susseguirsi di atmosfere che ricordano le vallate del deserto californiano dove Lanegan predilige isolarsi per dare vita alle sue creazioni.
Tutti i pezzi comunque rispecchiano l'animo tormentato del cantautore che non ama interviste e che compone veramente quello che si sente dentro.
L'unica cosa che rimpiango è quella di aver conosciuto questo splendido e dannato cantautore solo un anno fa ad un concerto con gli esplosivi QOTSA.
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