Chi di noi non ha mai sognato, almeno una volta, magari da piccolo, di diventare un supereroe? Kick-Ass, il fumetto oggetto della recensione, ci parla, o meglio ci illustra la storia di un adolescente americano qualunque, che un giorno decide di far diventare il suo sogno, quello di diventare supereroe per poter aiutare la gente, realtà. E proprio per questo, attraverso le pagine di questo fumetto pubblicato dalla Icon Comics, riesce a far sognare un po' anche me.

Perchè Kick-Ass non è il solito supereroe; innanzitutto non ha alcun potere, è parecchio imbranato, soprattutto nel suo primo approccio (tant è che si becca pure una coltellata in pancia), ha i problemi che ogni ragazzo della sua età ha e si trova a combattere contro il nemico più spietato di tutti. Il suddetto nemico è la semplice realtà dei fatti, il mondo reale, che viene esplicitato attraverso una semplice frase:"Nel mondo in cui vivo gli eroi esistono solo nei fumetti. Sarebbe davvero perfetto se anche i cattivi fossero irreali. Ma non è così". Sembrerebbe perciò una battaglia impari, se non fosse per il fattore che mette la storia sui binari dell'immaginario più che su quelli del realismo: la comparsa di Hit-Girl e Big Daddy, due "giustizieri" che alla fine si troveranno a collaborare con Kick-Ass il quale grazie alla sua tenacia nonostante in fallimenti diventerà un vero e proprio supereroe del mondo reale. Il fumetto è contraddistinto da una violenza volutamente esagerata e mostrata esplicitamente, infatti predominano i colori accesi, su tutti il rosso del sangue che fa da padrone.

Ma la cosa che più mi è piaciuta di questo fumetto è stato il fatto che dalla prima all'ultima pagina è avvincente e non ti fa mai perdere interesse, insomma l'ho praticamente "divorato". Il mio consiglio finale è di leggerlo perchè questa breve storia merita veramente (tant è che ne è stato fatto un film e un seguito cartaceo) e di sicuro non vi annoierà.

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