“Mark Sultan ha suonato in tutto il mondo: dal nord al sud America, dal Giappone ad Israele fino all'Africa, promuovendo dischi usciti per le più prestigiose etichette indipendenti: Fat Possum, Norton, Bomp!, Sup Pop, Vice, In The Red. Ha condiviso palco e studio con Black Lips, King Khan & The Shrines, i Clinic e un'infinita lista di altre band che sarebbero il sogno di ogni ascoltatore di musica. Mark Sultan è la voce: una versione bianca di Sam Cooke che flirta con il doo-wop in piccoli capolavori che non superano mai i 2-3 minuti di durata.”
Rubo da altro sito così l’incipit è bello fatto e capite di cosa e chi sto parlando.
Così non vi chiedete perché uno di mezza età esce un giovedì sera alle ventidue dopo aver “pisciato” e messo a letto il bimbo, lavato i denti (sia a Lui sia a me), dato un bacio alla santa donna che siede sul divano e sfidato umidità e la famigerata “superstrada” per salutare qualche amico alla fantastica Loggia del Leopardo a Vogogna.
Meno garage rock’n’roll di quanto pensassi, più soul, blues e doo-wop lo show dell’one man band canadese Mark Sultan lasca in bocca un sapore denso di gratitudine e, anche se stasera si in pochi intimi, la frase “ne valeva la pena” mi rimane stampata dentro sulla strada del ritorno.
Una gran voce (soul fino al midollo, date un occhio al video qua sotto linkato), ottime canzoni, un profilo lo-fi (d’altronde se suoni da solo come fai a non esser lo?), un travestimento freak con parrucca bionda che fa a sberle con un’esibizione secca, diretta, magnetica, dove quaranta minuti di musica fluiscono senza un secondo di pausa.
Sì, niente pause tra un pezzo e l’altro, niente battute, solo sostanza, un "continuum" che avvolge e cresce e che, a mio avviso, lascia i migliori ricordi in un paio di ballate e in un minuto a cappella dove la voce del Sultano la fa da padrona e tocca l’anima.
“Roba” semplice, come questa recensione. Chitarra (vissuta e “scheggiata” quanto basta), voce (che voce), un paio di “tom” per dare il ritmo con i piedi e tutto si conclude con due cover grandiose.
Compro il 45 giri per pochi euro, educatamente saluto e torno a casa con un nuovo “piccolo” eroe in più nella mia classifica degli eroi/looser di professione.
DjKremlino
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