Anno 1994: il Consorzio Produttori Indipendenti pubblica l'esordio dei Marlene Kuntz, "Catartica", album bellissimo e fondamentale per il rock italiano, forse il migliore della band, che ha saputo comunque ripetersi ad alti livelli almeno con i successivi "Il Vile" e "Ho ucciso paranoia", prima di subire lente e diverse graduali trasformazioni...
I Marlene irrompono nel panorama musicale italiano in modo deciso, affidandosi per la produzione al grande Gianni Maroccolo, con un rock d'autore d'impatto, forte, cupo e decadente, ma anche dolce, articolato su sonorità noise, figlie dei Sonic Youth. Due chitarre taglienti, melodie sporche ma anche atmosferiche e viaggianti, e sezione ritmica potente, per 14 perle di gran precisione, accompagnate da testi lirici, poetici ed irruenti e da una voce carismatica che Godano andrà sempre più modificando (in peggio) nel corso della carriera. Si parte dall'inno devastante di "M.K.", passando per la potente "Festa mesta" e la cruda e viaggiante "Sonica", giungendo forse a quello che è il vero pezzo memorabile del disco, la struggente e atmosferica "Nuotando nell'aria", per poi ripartire subito con altri brani furiosi che toccano il punk e il grunge (come "I II III") e pezzi più elaborati ed evocativi (come la fantastica "Lieve" o "Canzone di domani"). Il tutto in modo compatto, equilibrando irruenza e dolcezza, tormento ed estasi, con una liberazione espressiva, affascinante ed incisiva.
"Nuotando nell'aria"
Pelle: è la tua proprio quella che mi manca
in certi momenti e in questo, momento
è la tua pelle ciò che sento, nuotando nell'aria.
Odori dell'amore nella mente dolente,tremante,ardente,
il cuore domanda cos'è che manca
perché si sente male,molto male,
amando,amando amandoti ancora.
Nel letto aspetto ogni giorno un pezzo di te
un grammo di gioia del tuo sorriso
e non mi basta nuotare nell'aria per immaginarti:
se tu sapessi che pena.
Intanto l'aria intorno è più nebbia che altro
l'aria è più nebbia che altro.
E' certo un brivido averti qui con me
in volo libero sugli anni andati ormai
e non è facile dovresti credermi
sentirti qui con me perché tu non ci sei
mi piacerebbe sai sentirti piangere
anche una lacrima per pochi attimi
mi piacerebbe sai sentirti piangere
anche una lacrima per pochi attimi.
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