Anno 2002 : esce in tutto il mondo "Songs About Jane" dei Maroon 5, cinque ragazzi provenienti da Los Angeles. Le loro influenze sono tante, e tutte riportano ad un ritmo e un impianto musicale prettamente funk con leggerissime sfumature soul, il tutto però amalgamato piuttosto male, senza particolari colpi di genio o parti particolarmente originali. Il successo per l'album arriverà solamente un anno dopo la pubblicazione, nel 2003, grazie alla notevole spinta di media e casa discografica.

Unici brani degni di nota sono il bel singolo "She will be loved", nel quale però la voce molto nasale del cantante Adam Levine (per altro certamente non un grande vocalist, anzi...) non si incastra nel migliore dei modi con la bella sezione musicale, e "Must Get Out", ballata da un ritmo abbastanza blando ma assolutamente non malinconico.
Per il resto si assiste ad un disco abbastanza ripetitivo. "Harder To Breathe" (colonna sonora della pubblicità degli orologi Breil mi sembra) si basa su un impianto chitarristico coinvolgente ma allo stesso tempo praticamente uguale a tutto il resto del disco. "This Love", primo singolo che li ha consacrati al top delle principali classifiche mondiali (anche quelle delle suonerie per cellulari) per quanto riguarda la parte musicale sarebbe anche ascoltabile, ma il fatto che stanca decisamente dopo un massimo di 4-5 ascolti, complici anche i molteplici passaggi in radio, video clip e spot televisivi, fa capire che qualcosa non va...
Andando avanti si incontrano episodi come "Shiver" (nulla a che fare con lo splendido brano dei Coldplay...), "Tangled", "The Sun" che ci fanno capire come l'originalità e la classe siano due termini che sono completamente assenti nel vocabolario del gruppo losangelino.

Di per sé il sound della band non sarebbe malvagio ascoltandolo attentamente, non fosse che in 46 minuti di musica, almeno 30-35 sono praticamente tutti uguali, a tratti sembra addirittura di ascoltare la stessa traccia...
Viene assolutamente spontaneo pensare che questo gruppo sia venuto alla ribalta più per far contenti casa discografica, tv musicali e radio più che per fare musica di qualità e mettere in evidenza le proprie doti musicali. In questo disco qualcosa c'è, ma è proprio "qualcosa". 2 brani su 12 ascoltabili non sono una buona media per un disco che in Italia è disco d'oro, ma comunque delle classifiche di vendita nostrane non mi stupisco più, la situazione peggiora di anno in anno...

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