I quarant’anni sono quella cosa che, una volta che la raggiungi, ti fa dire che i Cure sono la miglior cosa mai esistita. È palesemente una cazzata, quella di crederlo, non tanto perché il trucco di Robert Smith è solo cocaina, ma perché in fondo che vuol dire essere un grande, inossidabile, musicista? Tutto scorre e nulla muore, oppure tutto muore e nulla scorre, le due opzioni sono queste. Di certo, il significato di una cosa come la musica si muove seguendo i tortuosi sentieri delle epoche e in particolare dell'età: i suoi saliscendi, le sue gioie e le sue rosicate da campione mondiale di rimpianti. Cosa vuol dire essere un grande musicista, versare il sudore sulle chitarre e sulle pelli di batteria, quando poi arrivano due tipi che hanno più o meno la tua stessa età e, semplicemente tenendo in un mano il microfono e nell'altra l'iPhone connesso a Instagram, ti aprono il culo a suon di rime?

Un musicista che sia un minimo serio, oggi, dovrebbe cimentarsi nel campo del rap. Il resto non ha assolutamente senso, soprattutto in Italia. Il problema resta però l’età, ché certe cose dopo un po' non le puoi più fare. Marracash e Guè Pequeno sono due che l’hanno capito bene e che hanno avuto la fortuna di trovarsi già all’interno del Grande Meccanismo prima che Sfera e Ghali iniziassero a farlo girare. “Santeria”, il loro unico disco di coppia, è il crocevia del rap italiano: prende la roba vecchia ("Money", "Senza Dio") e la trasforma in mattonate, prende il cemento nuovo ("Salvador Dalì", "Scooteroni") e lo mantiene fluido come un magma che scende dalla montagna e invade la città. Altre chicche sono “Erba & WiFi”, “Insta Lova” e ovviamente “Nulla Accade”, ma se mai ascolterete questo disco sicuramente riuscirete ad apprezzare “Senza Dio” e “Cantante Italiane” e i loro giochetti di parole che fanno sorridere il popolino (ciao ciao fan di Roger Waters), così che al vostro prossimo raduno possiate dire “ l’altro giorno ho ascoltato del rap che ci stava, secondo me potrebbe piacere anche a te! non era la solita roba sesso e droga, ma pigliava per il culo Emma e Malika Ayane che se lo meritano proprio!!!”.

“Santeria”, allo stesso modo di Joker, non può essere capito da chi non ha più il fuoco dell’anarchia dentro di sè. E non sarà una stracazzo di maglietta con la A cherchiata o con un maiale-dirigibile a riaccenderlo dalla cenere. Mai per caso nulla accade, direbbero Marra e Guè. Nemmeno il fatto che l’unica musica decente in Italia, oggi, sia fatta da musicisti nel senso non canonico del termine. Mi sembra tutto così limpido e trasparente.

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