S I L E N C E
Regia di Martin Scorsese
: : : Silence è un film del 2016 diretto da Martin Scorsese, che vede protagonisti gli attori Andrew Garfield, Adam Driver e Liam Neeson nei panni di tre padri gesuiti perseguitati in Giappone a causa della loro fede cristiana.
Trama Due padri gesuiti portoghesi partono per il Giappone con l'intento di ricercare il loro mentore, padre Ferreira, e radicare nelle isole la fede cristiana. Verranno presto a conoscenza, e ne saranno vittime, delle tremende persecuzioni che lo shogunato applicava ai danni dei convertiti al cristianesimo. : : : (fonte wikipedia)
Inutile dire per chi già mi conosce, che sarò breve…
Il film dura 2 ore e 40 minuti (maronnadocarmine e nonostante morissi dalla voglia di vederlo m’è sembrato come e peggio di una bella martellata sui coglioni).
Dopo la prima ora spesa a vedere i due gesuiti protagonisti (Padre Sebastião Rodrigues e Padre Francisco Garupe venuti a cercare informazioni sulla fine di Padre Cristóvão Ferreira) a nascondersi appena arrivati in Giappone a causa della repressione contro la fede cristiana si assiste alla esecuzione di 3 convertiti che non intendono abiurare (“kurabu”) in cambio della propria vita.
Intanto siamo arrivati a due ore di pellicola e nessuno dei christian nipponici ancora vuole abiurare (“kurabu” in giapponese) a parte Kichijiro, loro guida iniziale ed ex christian (che l’ha già fatto almeno tre volte senza pensarci su troppo dopo aver assistito alle esecuzioni di tutta la sua famiglia, dei contadini e di uno dei due gesuiti,Padre Francisco Garupe, suoi correligionari, pur di salvarsi il c… ehm, la vita).
Finalmente dopo 120 minuti vediamo arrivare Liam Neeson nei panni di Padre Cristóvão Ferreira (libero,vivo e vegeto per aver a suo tempo abiurato ed essersi sposato con una giapponese…) che suggerisce al buon gesuita (rimasto prigioniero delle autorità) di abiurare (fare “kurabu”) per salvare la vita ad altri christian locali ed anche la propria.
Ok tenendo fede al mio impegno sulla brevità non accennerò minimamente su quanto deciderà riguardo al “kurabu” il poco convinto gesuita (ancora prigioniero) in proposito, ma voglio rammentare solo due degli ultimi passaggi interessanti nel film:
I° - L’inquisitore made in japan a fronte del “kurabu” dirà che “è solo una formalità” (ehm, che però gli può salvare o meno la vita…)
II° - Il pensiero espresso da Padre Sebastião Rodrigues rivolgendosi a Dio verso la fine (da me attesa con insofferenza dopo 160 lunghissimi minuti) e cioè: “è stato nel silenzio che ho sentito la Tua voce”.
p.s. Col senno di poi posso benissimo affermare che se dovesse mai capitarmi di incrociare questo bel film in tv, cambio subito canale o spengo!
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