Bisogna dirlo, Martina è un' essere strano quanto quasi la sua collega Goldfrapp, questa donna è capace di tutto, è capace di scrivere testi impegnativi oppure semplici.
Ecco voglio soffermarmi sulla semplicità, perché "Some Place Simple" è un album dove la semplicità regna sovrana, lo dico subito di già, questo non è il solito disco della bella intrigante musa di Tricky, imperniato di trip-hop, dance o electropop, ma un disco di musica semi-acustica nato per caso.
Dietro alla nascita di questo disco c'è Damon Albarn dei Blur e Gorillaz, Albarn ha chiesto alla Topley-Bird di commissionare un album per la sua casa discografica la Honest Jons, dopo aver visto la sua performance in sostegno al tour dei Massive Attack, Damon ne è rimasto impressionato.
"Some Place Simple" non è altro che un best of di Martina in versione acustica, l'album è composto da alcuni brani di "Quixotic" e di "The Blue God" con in più 4 brani inediti, su ogni canzone sono presenti massimo due musicisti, ovvero Martina è il suo fido Ninja tutto fare, la strumentazione usata anche essa semplice: roads, clavicembalo, ukulele, balafon, chitarra acustica\elettrica, batteria, un metallofono e naturalmente la voce di Martina, qui spoglia di tutti gli effetti speciali.
Bellissima Orchids in pieno stile jazz, Ilya di "Quixotic" prende di nuovo vita con la sola voce algida ipnotica di Martina che sembra quasi Marlene Dietrich, quel gioiello pop di Poison stravolta in una canzone della compilation dei Club di Ibiza, Sandpaper Kisses ancora più intima è sexy.
Martina è una donna imprevedibile, sembra destinata a diventare una diva pop da classifica, ma qualcosa ancora la blocca a terra, ma prima poi prenderà il volo come giusto che sia.
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