"Scenes" è il secondo album dell'ex chitarrista dei Megadeth: Marty Friedman. Uscito nel 92, questo è per me l'album più sperimentale e estremo di Friedman. Infatti mi riesce difficile catalogarlo a uno strumentale "metal", ma piuttosto a un album solista basato sul Blues, sul Jazz, sul Folk e sul progressive rock (stile 70). 8 canzoni, 40 minuti di vera passione.

Mi sconvolge non trovare neanche una recensione su questo stupendo album. Io lo considero un vero e proprio diamante grezzo. Ha tutto un'atmosfera surreale, paradisiaca, desertica, arida, ma più di tutte direi riflessiva. Sì perché dopo aver ascoltato tracce come "Night" o "Valley of Eternity" inizi a sentire le canzoni di sempre con un altro orecchio. Indescrivibile. Tutte canzoni di un altissimo livello e classe. Per la maggior parte sopraffine, ma non mancano riff metal  è melodie decadenti. Inoltre possiamo trovare molti suoni "ambient": campane, soffi di venti, pioggia battente,...

La batteria (Nick Menza, degli stessi Megadeth) è molto essenziale e assolutamente leggera, ma molto curata e affinata. Con variazioni di piatti, campanellini e "gong" improvvisi (alla giapponese maniera).
Inoltre c'è un notevole uso da parte del paino,  non da solista, ma più che altro da effetti sonori e atmosferici,...  soprattutto nel sottofondo, che creano un atmosfera davvero magica.
Per quanto riguarda la parte solista della chitarra,... bè non c'è niente da dire. Un chitarrista così bravo e sensuale come Friedman non dovrebbe comporre assoli brutti o poco tecnici, d'altronde è uno dei migliori in tutto il campo metal.

Tutto l'album ha un suono orientale, orientale come tutti i restanti giorni di vita di Friedman, si perché ormai sono sicuro che morirà nel suo benedetto Giappone, in cui ci vive ormai da molti anni e dove trova ispirazione per la sua musica.
L'album inizia con "Tibet". Un ottimo intro che lascia immergere l'ascoltatore nella seguente canzone. Infatti si lega con la seguente; con "Angel" la melodia di "Tibet" si matura e prende corposità, con molti assoli rock e prettamente spaziali. Tra melodie e ritmiche metal. Ottima canzone. Nel finale possiamo sentire un maestoso vento è un echeggiare di campane, l'ultimo tocco è posizionato nella traccia successiva, creando un collegamento veramente intrigante;
"Valley Of Eternity" viene considerata la migliore (non per me). Con un inizio arido e decadente che poco dopo si tramuta in una melodia sensazionale. Una canzone a dir poco strepitosa!!! Con degli assoli veramente toccanti e melodie che lasciano di stucco"
"Night" è la mia preferita. Un eccelso si sinfonie stagnanti e riflessive. Racchiude nel migliore dei modi la "Notte". Magnifica, struggente, verso il finale la voce della chitarra grida in una maniera unica, senza parole. Finisce in fade-out"
"Realm Of The Senses" inizia con una strofa in giapponese. Poi inizia un e vero e proprio itinerario per il Giappone. Tutta la melodia è pizzicata, sembra veramente di stare  a prendere un te in una casa giapponese nell'età sengoku.

C'è una piccola nota da fare: probabilmente Marty Friedman si è ispirato a "In The Realm Of Senses". Un film del 1930 ambientato appunto in Giappone (guarda caso). E la strofa femminile in giapponese probabilmente è una battuta del film, ma non ne sono per niente sicuro. Nel finale troviamo un piccolo assolo in folk in cui si anticipa la traccia successiva. Possiamo sentire anche la pioggia battente negli ultimi 5 secondi,  con cui  si collega con la seguente canzone". In "West" la pioggia continua a battere. E' probabilmente la canzone più atmosferica. Ottima canzone. Nel finale ritroviamo la pioggia battente che continua (ancora) nella traccia successiva;
All'inizio di "Trance" la pioggia cessa e il sole inizia a splendere. E' un intermezzo di 2 minuti, ma molto bello. Finisce in fade-out; "Triumph" è l'ultima canzone. Un po' moscia, ma molto bella. "Triumph" è la versione di Thunder March ("Dragon's Kiss" 1988 dell stesso Friedman) vista nel modo più pacifica e serena. Molto divertente da sentire se si conosce "Thunder March".

Per concludere, a tutti coloro che si emozionano alla poesia dell'atmosferico non posso far altro che consigliarvi di sentirvi questo stupendo capolavoro.

Ora sedetevi e lasciatevi trasportare dal vento.
Spero che vi piaccia.
By LUGREZZO

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