Accostandosi ai progetti di John Zorn non si può mai essere sicuri rispetto agli esiti a cui si giungerà. Il sassofonista newyorchese, che in questo disco compare solo come "ospite" in uno dei brani, riafferma il proprio ruolo di compositore mettendo a disposizione di un collettivo d'eccezione il materiale musicale da lui elaborato.
E proprio il collettivo è uno degli aspetti maggiormente attraenti del disco: si tratta infatti della più classica formazione jazz (per il quintetto con ritmica e due fiati vedere alla voce Miles Davis per esempio) costituita in questo caso da cinque giganti del jazz americano ovvero Dave Douglas alla tromba, Joe Lovano al sax tenore, Uri Caine al piano, Greg Cohen al contrabbasso e Joey Baron alla batteria. L'operazione di Zorn in questo lavoro è proprio quella di portare alla deriva una formazione così canonica mettendola alla prova su composizioni che hanno riferimenti "altri".
Sebbene il livello strumentale ed espressivo dei musicisti sia di elevatissimo livello e gli episodi solistici siano in alcuni casi di evidente qualità il disco ha qualcosa che non convince. Il mix di elementi che contiene (le variegate radici a cui si richiamano le composizioni in primis) farebbe pensare a risultati innovativi che però a conti fatti non arrivano. La formula dei brani, quasi sempre basati sullo schema tema/assoli/tema, risulta piuttosto ripetitiva e il risultato resta sempre vagamente autoreferenziale. Il dato risulta ancora più sconcertante se raffrontiamo il presente risultato con le ardite produzioni di jazz contemporaneo a cui lavorano ormai da anni i singoli musicisti coinvolti.
Sottoposto alla prova più dura per un disco di jazz, ovvero l'ascolto in sottofondo proposto ad un pubblico "generalista", riscontra una generale indifferenza, risultato che lascio valutare a chi legge.
Non c'è dubbio che il disco meriti un buon numero di ascolti, specialmente per l'occasione rara di vedere riunito un collettivo di così alto livello, ma non c'è da aspettarsi che arrivi a conquistarsi le vette delle vostre playlist.
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