Massimo Bubola per molti è uno sconosciuto che dopo l'ascolto di questo disco sarà certamente rivalutato. Uscito nel 1996, questo album è un atipico Greatest Hits delle canzoni più famose scritte dal cantautore veronese, classe '54, per sé e per importanti autori italiani tra cui il grande De Andrè, e risuonate per l'occasione.
Bubola non hai mai goduto di una grande fortuna commerciale, nonostante abbia scritto alcune delle più belle canzoni italiane degli ultimi 25 anni e non esagero. Questa raccolta lo dimostra ampiamente. Accanto a canzoni uscite dai suoi album solisti come la rocckeggiante "Marabei" dal suo secondo lavoro del '79, "Tre rose" originariamente del 1981, trovano spazio almeno cinque capolavori scritti insieme a Fabrizio De Andrè.
Massimo Bubola e De Andrè collaborano per la stesura di "Rimini" (1978) e "L'indiano" (1981) da cui escono "Fiume Sand Creek", "Quello che non ho", "Sally" e "Andrea", da "Nuvole" (1990) esce la stupenda "Don Raffaé" in dialetto napoletano. Bubola è un piccolo poeta di provincia che su basi folk-rock di chiara matrice americana disegna testi stupendi che lo fecero amare anche dal grande cantautore genovese. Più recenti invece le collaborazioni con i marchigiani Gang. Con loro Bubola scrive due album: "Le radici e le ali" (1991) qui rappresentato da "Johnny lo zingaro" e "Storie d'Italia" (1993) rappresentato dalla stupenda "Eurialo e Niso".
Questa raccolta è un ottimo punto di partenza per iniziare ad apprezzare un cantautore che ha sempre vissuto la sua vita artistica nelle retrovie della musica italiana.
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