All’interno del cd di Massimo Bubola, nel libretto che da tanti anni ha preso il posto del grande cartonato dei vecchi long plein, c’è un particolare di Giuditta e Oloferne, un famoso quadro dipinto dal Caravaggio.
Il brano più orecchiabile dell’intero lavoro di Bubola -Tutto è Legato- racconta proprio la storia di Giuditta e Oloferne, ma anche di Abramo e Isacco e di Gesù sulla croce. Giuditta e Oloferne è nel libretto e il richiamo al brano appena citato è scontato, ma chissà se per un momento lo staff che ha curato il design di questo nuovo album dal titolo "Segreti Trasparenti" ha pensato di inserire anche il volto di Fabrizio De André, di cui Bubola fu per anni grande collaboratore, perché è evidente che tutti gli undici brani risentano di quel legame profondo e proficuo (22 canzoni scritte con il grande cantautore genovese scomparso) ma che non riescono tuttavia a eguagliare il tocco del maestro.
Il tocco probabilmente sta nell'equilibrare l'impeto poetico con l'anima rock, che in definitiva l'album di Bubola, per scelta cosciente, non riesce a controllare. L'eccessivo intimismo rende l'album di Bubola, ad un ascolto prolungato, piu' difficile del previsto.
Musicalmente impeccabile "Segreti Trasparenti" a mio avviso si spinge troppo oltre, non alleggerisce mai, in definitiva dà l'impressione di prendersi troppo sul serio. De André sapeva farlo, Massimo Bubola no. Come dire: gran bel disco, se preso a piccole dosi.
Bubola rende omaggio al suo amico De Andre' con la ballata Specialmente in Gennaio.
Chissa' se qualcuno ha avuto la tentazione di inserire nel libretto interno al cd anche il volto del fratello di Bubola, Giovanni Maria, scomparso nel 1970 a soli 12 anni. Per la prima volta il musicista decide di parlarne pubblicamente, e lo fa con la grazia e la raffinatezza che lo contraddistinguono, in un brano dal titolo che sembra un soffio: Stai con me.
A pensarci meglio le persone scomparse a cui Bubola rende omaggio (anche Gaber e' fra questi) non avrebbero mai avuto un posto nel libretto del disco: è la musica, e la poesia che è nella sua musica, a parlarci costantemente di loro.
Un album dunque intimista, lontano dall’ultimo precedente lavoro (vecchio di cinque anni) Diavoli & Farfalle, votato decisamente ad un sound più rock. Segreti Trasparenti parla anche delle nostre origini popolari, Jetta la Luna né è l’esempio più lampante con l’utilizzo di mandolini e dialetto napoletano.
Formazione di tutto rispetto per questo ultimo atteso lavoro del musicista veronese: Moreno Marchesin (batteria), Simone Chivilò e Roberto Ortolan (chitarre) e Piero Trevisan (basso). Nell’ultima traccia Tornano i Santi troviamo la partecipazione della cantautrice americana Victoria Williams.
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