Eccomi qui,io il SexyAjax che mi trovo a casa dopo un ora e mezza di studio di maggio,che metto su un cd che da tanto tempo per me non aveva piu' un vero significato, "Siamo nati liberi" di Massimo Di Cataldo , molti di voi staranno gia' controllando il blocknotes dal titolo "battute per sexyajax" qualcosa di adatto all'occasione, fermatevi per un attimo e leggete questa recensione, senza avere alcun tipo di pregiudizio, senza mettere quegli uno storici dalle mille risate,mi rivolgo anche agli editors non credo di meritare questo trattamento, mettetemi nella home.
Iniziamo a parlare del lavoro di Di Cataldo che con quest'album ha dato da parlare a tutti gli innamorati italiani ,realizzando 12 brani di una bellezza che colpisce non solo per i suoni ricercati e trasportatori ma anche per la composizione scritta che nel 1995 con l'edichetta sony riusci' a far parlare di se' in modo assolutamente positivo , dimostrando una crescita che poche volte si scorge nel panorama italiano pop soprattutto.
E' anche vero che Massimone ha basato la tracklist sulla malinconia dei bei momenti passati con la sua ex, ma e' giusto cosi', sicuramente gli acquirenti non volevano vederlo sicuramente gioioso, lo volevano vedere come loro  come un personaggio comune, come noi, forse e' proprio per questo motivo che Massimo e' piaciuto cosi' tanto esprimeva una sensibilita' e una semplicita' che abbiamo tutti dentro.
Cosi' nel '95 io che a quei tempi vedevo "la signora Fletcher" e iniziavo a strimpellare per le prime volte la chitarra comprai il suo CD e mi volevo far crescere i capelli lunghi, e mi iniziavo a mettere le sue camicette(quelle da borghese) nere un po' trasparente alla Grignani per chi se lo ricordasse, e mi piaceva tanto essere come lui, un ragazzo semplice e innamorato.
La tracklist del CD che rappresenta la sua maturita' e' la seguente "liberi come il sole" un brano che rispecchia la personalita' estrosa e poetica di Cataldo, "lo senti amare" malinconica e decisamente ben fatta, "soli" e "sogno" forse i brani che scarseggiano di piu' dal punto di vista poetico e musicale,comunque ben fatti, "un amico vero" una canzone veramente significativa che sancisce uno interruzzione al tema centrale del CD di Cataldo, poi forse la canzone simbolo di Cataldo e sicuramente la piu' bella dell'album "Che ne sara' di me",ben fatta sia dal punto di vista testuale che da quello musicale, capace di trasportarti nel mondo delle passioni di Cataldo che ci racconta come e' stare senza la sua ragazza, i profumi che rimangono, la cena che non vuole proprio andar giu', non capisce coma fara' ad andare avanti,il fatto di avere quell'eterno magone in gola, che non va ne giu' ne su' come un "uovo sodo", caro Massimo a "chi dara' la sua mano?"..."a chi darai  la tua mano?".....a questo non so proprio risponderti visto che mi trovo a farmi domande 3000 volte al giorno su come sarebbe stato se le mie ex(tutte maggiorate)stessero state ancora con me.
La tracklist continua con "ama gli altri" e "fine corsa" che sono due branio a dir poco antitetici e con dei grandi controsensi,

"ma sta donna la voi o nun la voi??????"

si continua il viaggio all'interno dei meandri "dell'amore irrealizzato" con "una ragione di piu'" e "qualcosa cambiera'" che seguono lo stile cataldiano con un impronta pop ma anche di rock-leggero e molto poco impegnato con ritmiche semplici ma ben fatte, si segue il filone surreale creato da Massimo con "se non avessi te" e "m'innamorero'" che appaiono come la chiusura di un discorso, la fine di un idea, la conclusione, quella che ti stronca, che ti toglie la vita definitivamente.
Massimone ora che lo vedo a "Music Farm" cosi' grassottello quasi non lo riconosco, ma quando ho visto che aveva quella camicia nera trasparente ho capito che e' rimasto quello di un tempo, il ragazzotto semplice e sfortunato in amore, quello che vogliono tutti.
ded to:a quelle cose belle che non ti aspetti e poi arrivano......che bella la vita..... master..

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