La linea blu è una sottile vibrazione che ti si infila sottopelle e striscia lentamente in ogni fibra del tuo corpo; è la densa nube di fumo che danza sull'estremità delle tue dita fino a dissolversi nel buio, confondendosi con esso; è il ritmo rallentato, il basso pesante, la voce appena accennata.
E' la rabbia di chi perde ciò che ama, è l'unico vero amore, è il ricordo di fratelli e sorelle e il sentimento di gratitudine, un sogno ad occhi aperti che ti fa fluttuare nell'aria, il dolore del corpo al pensiero di un bacio solo immaginato, un corpo senza cuore, è la grande ruota che continua a girare, giorno dopo giorno, è un buco nell'anima, il tempo che cambia...
La linea blu scorre sinuosa tra le dita di Mushroom Vowels, rompe la voce di Tricky, cade pesante come il passo di Daddy G Marshall, accende gli occhi di Robert del Naja, vibra nel corpo di Horace Andy, si innalza radiosa sulle labbra di Sarah Nelson.
Nove brani di rara bellezza, e mi piace immaginarli così, sinuose linee blu che definiscono i contorni di una notte in cui tutto ti appare perfetto.
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