MAGIA NERA (in 11 variazioni di grigio).

Già la copertina di questo prestigioso e ormai introvabile cofanetto, ci seduce non poco. Ecco infatti un raro esempio di cartotecnica (stampato in materiale termo-sensibile che si schiarisce al contatto del calore umano) applicato a un progetto vitale e strutturale come quello dei Massive Attack. All'interno del box trovano spazio 11 cd singoli, ognuno con propria custodia in 11 tonalità di grigio differenti, con diversi brani tratti dal loro repertorio targato 90/98, interpretati e remixati in differenti tagli e arrangiamenti: un brano per ogni disco in 3/4 versioni, stravolto e arricchito da diverse "guest star" che gravitano attorno ai Massive di quegli anni. Opera ambiziosa se non chè monumentale, interessante progetto "in divenire" che ci apre uno spiraglio sul sottobosco della produzione Massive, sulle scelte produttive e non operate prima della pubblicazione di un album ("Mezzanine" nella fattispecie) e, ovviamente, ci fa riflettere su quanti "out take" vengono irrimediabilmente scartati con scelte spesso poco condivisibili anche se del tutto rispettabili. Incredibile a questo riguardo, al di là della presenza di artisti quali Perfecto, Portishead, Almamegretta, Mad Professor, Damon Albarn, Graham Coxon, Manic Street Preachers, Brian Eno e altri, la coerenza stilistica di un sound che ha irrevocabilmente marcato il miglior trip-hop sound di quegli anni. C'è tutto lo stile, la fredda cupezza, il beat possente e implacabile, il cantato algido e seducente nel suo "essere satanico e angelico al tempo stesso", i suoni sempre innovativi e down-tempo in un mix che ha fatto proseliti in tutto il mondo e decretando il diritto ai Massive Attack di entrare nel gota delle "band che contano" nella storia della musica. Un lavoro abbastanza lungo, con qualche raro momento di stanca (stiamo parlando di quasi 6 ore di musica!), ma che nulla toglie alla splendida "magia nera" che il gruppo di Bristol è riuscito a far scaturire da questo "vaso di Pandora" dove tutto quadra, tutto è sfasatamente allineato al "corpo unico" del progetto stesso, dove le emozioni vanno a ritmo del proprio battito cardiaco, dove l'immutata classe e lo stile ineguagliabile si propagano dal primo all'ultimo brano, siano manipolati da Eno o dagli ormai defunti Almamegretta (qualche brano, targato primi anni '90 è ancora prettamente di derivazione blues e soul, ma è nel complesso che il lavoro funziona).

Un cofanetto imperdibile a dimostrazione ulteriore di quanto il "Progetto Massive" fosse (o sia ancora) qualcosa di strutturato e con i piedi ben saldi a terra ma con il cuore lanciato nel futuro prossimo venturo. Un futuro che sarà probabilmente sempre più nero, e che dovrà faticosamente passare attraverso tutta questa gamma di... grigi irresistibili! Da collezionare.

Carico i commenti...  con calma