Per la serie: ogni tanto ritornano, ma senza fretta.
Ci avevano lasciato con le fredde e ammalianti atmosfere di "100thWindow"; ritornano oggi i Massive Attack con l'ipnotico, caldo beat di "Splitting The Atom", traccia di apertura dell'omonimo EP che anticipa il nuovo disco della band di Bristol. Composizione a metà tra l'amarcord (le atmosfere dei primi dischi sono dietro l'angolo) e la novità (la struttura circolare del pezzo, che ripete se stesso ai limiti dell'ossessività), "Splitting The Atom" è dominata da voci fumose e cupe (rispettivamente quelle di 3D, Daddy G e del vecchio sciamano Horace Andy), pulsioni dub e reggae, con ritmi ipnotici e tastiere liquide a cesellare il tutto. Un ritorno alle radici molto particolare; un suono familiare quanto spiazzante, un'amalgama in grado di rassicurare, ma al tempo stesso di stupire.
"Pray For Rain" ha il pregio di confondere ancora di più le acque: su un elegante intreccio di percussioni, pianoforte e tastiere si staglia la voce di Tumbe Adebimpe, creando un atmosfera vagamente noir; atmosfera "sporcata" abilmente dal timbro vocale nasale del vocalist dei Tv On The Radio. L'incedere ritmico è atipico, ma si sposa perfettamente con le sonorità scure del pezzo che parte sornione per poi aprirsi, salvo poi riavvolgersi nuovamente su se stesso, spegnendosi lentamente.
Le successive due tracce sono remix di canzoni che saranno presenti in versione differente nel cd di prossima pubblicazione. La prima è "Psyche", sinuosa e ovattata, gioca molto sul contrasto tra base musicale decisamente marcata nella cadenza ritmica e la soffusa e calda interpretazione vocale di Martina Topley-Bird. La seconda è "Bulletproof Love", cantata da Guy Garvey (Elbow): un grandissimo esercizio di stile del duo inglese, perfetto nel creare un tappeto ritmico dal vago sapore dub, con la voce acida e narcotica di Garvey che mormora straniato, rendendo il paesaggio sonoro sempre più cupo e claustrofobico.
Riemersi dal silenzio (discografico) dell'ultimo settennato, i Massive Attack dimostrano di essere ancora vivi e vegeti e, cosa più importante, con ancora qualcosa da dire. Ma per loro la fretta sarà sempre cattiva consigliera, potete scommetterci.
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