Premessa che in precedenza non avevo nè sentito parlarne, nè ascoltato qualche loro canzone. Poi un bel giorno di pioggia io ed il mio pupazzo del sabato sera siamo andati in un negozio che vende molti CD ska, e dal nome buffo e dalla buffa copertina (e anche grazie alla mia voglia di ampliare sempre più la mie conoscenze musicali) ho comprato questo cd dei Matrioska che si intitola "La Domenica mattina".

Niente di più azzeccato, il disco è una totale esplosione di ska suonato per benino, unito a frammenti di rock e jazz.

La particolarità del cd è però il modo in cui sono stati scritti i testi, e i temi che le rappresentano. Si parte subito con "Non voglio più" pezzo che fa capire subito le intenzioni del gruppo: 100% ska e ritornelli orecchiabili. Si passa alla Titletrack, che parte recitando così "La domenica mattina vorrei stare nel mio letto..." e chi gli dà torto.

"Ci vuole serietà" e "Lezioni di mineralogia". La prima è la classica canzone che tocca con mano tutti: chi non ha mai passato un sabato sera a bere bere bere sino allo sfinimento?? Oppure durante la lezione di mineralogia (e non solo) flirtare con la compagna di banco?? Sono i pezzi forti del lavoro, 2 pezzi suonati bene unendo ska, rock e jazz. C'è da segnalare anche "Senza scampo" molto carina.
Pecca del CD, è inutile parlare degli altri pezzi proprio per questo: nella seconda parte del CD si perde l'originalità dei primi 5 pezzi, con ritmi ripetuti, come se a metà fossero mancate le forze.

Questo non oscura il fatto che siamo davanti ad un gruppo che deve ancora crescere, ma che comunque ha fatto già capire le loro capacità. Il disco merita di essere ascoltato almeno una volta, oddio non perchè dopo un pò di ascolto lo si butta ma chissà, a qualcuno potrebbe piacere molto.

Alcuni l'hanno avvicinati al modo di "cantare" di Cesare Cremonini, ma due saranno i motivi: 1) che i manicomi purtroppo hanno pochi posti 2) Cesare Cremonini oltre che essere uno skifo di artista, sia anche molto contagioso (come tutta la musica da skifo). Sono sicura solo di questo: almeno i Matrioska non vanno in giro con un bassista che sembra un barbone alla stazione di Napoli.

Consigliato per metà.

Ah, un ultima cosa, poi me ne vado per vostra sfortuna: scusate la piccolezza della copertina ma non ho trovato altro!!!

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