Matt Elliott, la calma che incombe prima del temporale che si abbatterà sulla cover del disco appena uscito? Matt Elliott, ex Third Eye Foundation, il cantautore from Bristol che sfodera un semi-capolavoro di crescendi emozionali. Matt Elliott, il musicista inglese che invece di bere birra si scola pinte di miele d'acacia.

"The Calm Before" risplende di una limpida bellezza cristallina, è puro come l'aria lavata da un acquazzone tropicale. E' un intreccio ordinato di chitarre arpeggiate e leggeri tocchi di pianoforte che sostengono la profonda e dolce voce di Matt che ricorda quella di Leonard Cohen (ascoltare per credere "The Feast Of St.Stephen" e "I Only Wanted To Give You Everything"). Nella lunga title track "The Calm Before" l'atmosfera si carica di tensione, nella spagnoleggiante "Wings & Crown" si carica addirittura d'elettricità, gli archi si sovrappongo, le emozioni e i ricordi si accumulano, il vento sospinge le note in mulinelli cacofonici degni del miglior Damien Rice, in sprazzi simil noise-post-rock che si diradano in pochi attimi.

"The Calm Before" è una perturbazione minimale che rimane cupa e fissa all'orizzonte. Soffia il vento ma non fa paura, si stagliano i fulmini nel cielo nero ma sono pericolosi solo quelli "dentro" che squarciano ricordi sedimentati e, magari, dolorosi.

"The Calm Before" sfiora la perfezione e la grazia musicale, solletica le anime sensibili, regala quaranta minuti di dolente calma apparente prima che si scateni "qualcosa o qualcuno" nel nostro animo. Sarà il bollettino meteo della nostra psicologia a prevedere i rovesci che scrosceranno dentro di noi, se sarà solo una pioggerellina primaverile o una tempesta estiva...

Io...mi sono letteralmente bagnato (e immaginate il godimento...e lo struggimento).

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