Il pluriosannato Matt Groening non è solo il padre del padre di tutti i cartoon comico-satirici (ossia i pioneristici Simpson) ma ha sfornato un'altra creatura degna del massimo rispetto al confronto col fratello maggiore: Futurama.
Brevissimo riassunto per chi non l'avesse mai visto (anche se probabilmente non esiste nessuno): il giovane Fry, un consegnapizze, viene spedito per sbaglio avanti di mille anni nel futuro. Al risveglio si ritrova a contatto con un mondo iper-tecnologico popolato da umani, robot e alieni delle più disparate tipologie in cui non esistono più nazioni ma tutto è unificato nell'unico stato "Terra". In questo contesto fa amicizia con un robot alcolizzato, si innamora di una mutante monoculare e si ritrova a lavorare, di nuovo come facchino, per la compagnia di trasporti del suo vecchissimo discendente (pro-pro-pro nipote) che di mestiere fa lo scienziato. Oltre a tali personaggi principali vi sono altri protagonisti, chi più chi meno importante, dei quali va menzionato assolutamente il mitico dottor Zoidberg, un alieno "mangiatutto" in forma di crostaceo che non ha alcuna nozione di come si curi e di come si configuri l'anatomia del corpo umano. La serie si basa in particolare sulle avventure vissute dai protagonisti nelle loro missioni di consegna dei pacchi in vari pianeti sparsi per l'universo.
E' praticamente impossibile non innamorarsi di questa serie se si segue costantemente senza perdere il filo. Non si può infatti apprezzare al massimo guardandola sporadicamente; indubbiamente molti episodi sono fantastici a prescindere, anche senza inseririrli in un contesto più ampio, ma l'opera assume tutta la sua genialità solo seguendo le puntate passo-passo. Solo in questo modo sarà possibile cogliere tutte le sfumature che stanno dietro un'unica, grande storia corale che mostra indizi sul finale già dalla prima puntata. Ma oltre questo aspetto, quello che io personalmente ho preferito, la serie può benissimo vivere sulla splendida ironia che colpisce le abitudini di vita del ventesimo secolo, sulla satira indirizzata ai personaggi in vista del nostro tempo (su di tutti il povero Richard Nixon) le cui teste, ancora parlanti, vengono conservate in un museo all'interno di appositi contenitori, sulle innumerevoli citazioni da cercare qua e là per tutte le puntate, alcune per veri intenditori, ma anche (perchè no) sulle tante situazioni prettamente comiche che ritroviamo in tutti i cartoon del genere e che regalano leggerezza alla visione (in queste è indubbio protagonista il viziatissimo, malvagio ed egoista robot Bender)Non mancano spunti di riflessione che regalano a volte una vena amara ai nostri sorrisi e che portano a interrogarci sulle conseguenze della corsa al progresso e al successo a tutti i costi.Non manca neanche una base romantica, mostrata sporadicamente, che riguarda il povero Fry ed il suo amore verso la sfuggente Leela.Indubbiamente anche il carisma e la splendida caratterizzazione dei personaggi fanno la loro parte da leone. Se dovessi stilare una lista dei miei preferiti direi Zoidberg, Zapp Brannigan, Bender, Nixon, Mamma e il robot edonista (citerei anche l'ipnorospo che fa brevi ma esilaranti apparizioni).
Nel complesso Futurama è una serie animata capolavoro che accontenta, in un modo o nell'altro, praticamente tutte le tipologie di spettatori: dagli amanti delle situazioni comiche a quelli che amano la satira (a sfondo politico, religioso, sociale), da quelli a cui piacciono le citazioni (e a guardare con attenzione ce ne sono a bizzeffe) a chi predilige i paradossi temporali. Ovviamente non mancano alcuni passi falsi (come d'altronde accade in tutte le cose create dall'uomo) ma restano delle piccolissime imperfezioni in un complesso magistrale. Che dire, raccomandatissima a tutti, di tutti i sessi e di tutte le età, sia come svago saltuario sia come piacevolissimo impegno (anche se consiglio vivamente di seguire la seconda strada). Scommetto che non rimarrete delusi e che alla fine anche voi esclamerete "Che fissa!" come il buon Fry.
Ah scusate! Mi ero dimenticato di dire che la serie è adatta anche ad un pubblico sentimentale... Non ci credete? Allora guardate le puntate "Cuore di cane" e "Il quadrifoglio" e poi venitemi a dire se non vi è uscita la lacrimuccia... E se questa serie non si merita l'appello di capolavoro.
P.S. Ho volutamente evitato paragoni con i "Simpson" per eludere le solite diatribe su quale sia il cartone migliore o peggiore. Godetevele tutte e due, ognuna per le sue caratteristiche, e vivrete felici e contenti.
Carico i commenti... con calma