Matteo Branciamore alias Marco Cesaroni, aspirante cantante di successo ne I Cesaroni, riesce, al di là della serie, a far apprezzare le sue interpretazioni. Gli autori dei testi sono per lo più gli sceneggiatori Federico Favot e Giulio Calvani, mentre le musiche sono per lo più di Andrea Guerra e Vittorio Cosma.

La discografia di Matteo/Marco è composta da quattro album: Parole nuove (2008), Ovunque andrai (2009), La mia compilation (2010) e Oro trasparente e le nuove canzoni de I Cesaroni (2012). Ventisei canzoni, di cui tre in versione multipla e, al di fuori della serie, un singolo coi Control V nel 2010.

Premetto che per capire davvero le canzoni è giusto e necessario collegarle alle vicende di Marco ed Eva prima e Marco e Maya poi. Chi conosce la fiction sicuramente saprà associare ogni brano allo sviluppo della storia.

In Parole nuove (2008) si trovano alcuni capisaldi dell'intera epopea cesaroniana, non solo delle prime due serie. Dalla sigla "Adesso che ci siete voi", ormai conosciutissima anche da chi non seguiva la serie, alla bellissima title-track, nodo cruciale del nuovo innamoramento di Marco per Eva. Da "Un mare di guai", che è anche l'episodio che chiude la prima serie, indimenticabile l'incrocio tra Marco ed Eva sul traghetto... a "Voglio mordere la vita", la mia preferita del primo disco, con quel suo attacco tutto chitarristico che ho sempre collegato a "Le ragazze di Monaco" di Antonello... Roma e il suo romanticismo. Carina "La notte sul tetto", con Marco ed Eva appunto che passano una notte sul tetto di casa Cesaroni, e qui canta pure Alessandra Mastronardi. Più seria "Tutto quello che ho", sempre collegata al rapporto tira e molla tra Marco ed Eva. Ad arricchire l'album due inediti, cioè mai apparsi nella serie, che sono "Ama" e "12 milioni", niente male; e le basi strumentali della sigla e di "Parole nuove".

L'anno successivo, quello della migliore serie delle sei, e non solo a parere di chi scrive, è la volta di Ovunque andrai, che ripropone la sigla originale e ci regala autentiche perle, su tutte la title-track, che è anche il titolo del 29mo e ultimo episodio della terza serie, il punto più alto de I Cesaroni tutto, lacrime ogni volta che si scopre che la figlia di Eva non è di Alex ma di Marco. Canzone bellissima, ascoltare e riascoltare per credere. Altri brani di punta sono "Ogni piccolo perché", sulla relazione con Simona (Chiara Gensini), e "Ninna nanna", che nella serie è il brano aggiunto alla fine del disco di Marco, e lì ha titolo "A te che non sei ancora tu". È una commovente evoluzione di un neonato che diventa grande, ed è anche la certificazione del nuovo innamoramento di Marco per Eva, che lo porterà a lasciare Simona. Altri brani sono gli scanzonati "Pesce pilota", dedicato al conflitto col produttore Criscuolo (Rodolfo Laganà), e "A guy on his wave", che chiude la terza serie smorzando con leggerezza il fiume di emozioni dopo la nascita di Marta. "Cosa cambia ormai" e "Sei" sono non male come non male sono i due inediti "Sabato mattina", con la collaborazione alla scrittura dello stesso Branciamore, e "Canterò". Il migliore di questi ultimi quattro risulta comunque "Cosa cambia ormai".

Nel 2010, anno della quarta serie, esce La mia compilation, ma su 18 brani soltanto due sono inediti, ed uno è in doppia versione. "Silenziosa possibilità" è un buon brano, di un Marco che ora lavora a Radio Oneup con Eva, l'ex produttore Franco (Luigi Di Fiore) e la new entry Sofia (Giorgia Sinicorni). Ma è l'altra canzone ad essere migliore e più catturante: "Tempo per me", cantata sia in duetto con Sofia/Giorgia, come nella serie, che da solo. Ogni volta che canta "la mia libertà" mi emoziono... ed inoltre Giorgia Sinicorni mi ricorda Valeria Rossi. Resta uno dei momenti più alti di una serie però meno esaltante delle tre precedenti.

Due anni dopo, anno della profezia Maya, è proprio Maya (Nina Torresi) e non più Eva la protagonista femminile della storia. E l'album relativo, Oro trasparente e le nuove canzoni de I Cesaroni, ben rappresenta in canzoni le vicende di Marco e della principessa D'Oyl Aldemburger. Le grandissime canzoni sono tre: la title-track, che nella serie ha un video in cui Maya si copre con una maschera; "Mi chiedo perché", bellissima e grintosa e resa ancora meglio accompagnata dalle immagini fino a quel momento di Marco e Maya (dall'incontro-scontro nel letto di casa Cesaroni fino allo sventato investimento di lei da parte di Marco); e la più bella in assoluto, "Ora basta ti prego resta". Quest'ultima canzone viene riprodotta integralmente nel 29mo e ultimo episodio della quinta serie, mentre Marco, accortosi di non amare più Eva nonostante il suo ritorno (il loro bacio sul letto è una delle vette di tutte le sei serie) corre al castello di Maya mentre passano tutti gli highlights della loro love story. Il 14 dicembre 2012, alla prima visione, ho pianto a dirotto! Emozione magica e pura, pari solo al finale della terza serie! Altri brani dell'album del 2012 sono il duetto con Nathalie, vincitrice di X Factor quarta edizione (2010), in "Non sento più niente", e gli inediti "Spiegami perché" e "Il nuovo me", quest'ultima che parla di gel. Francamente tre brani che possono piacere come no, la senzazione è piuttosto soggettiva. Ma un brano la cui bellezza e significatività all'interno della storia è fuori discussione è "Due anelli", dedicata da Rudy ad Alice. È per Rudy ciò che "Parole nuove" fu per Marco. La stessa tensione drammatica. Ed è proprio nella traccia appena citata che duettano Matteo Branciamore e Niccolò Centioni, come se la canzone fosse valida anche per il fratello minore. A chiudere in bellezza ci pensa "Adesso che ci siete voi - versione Antica Roma", con un testo diverso e cantata da Marcus con la lira nell'episodio Alla ricerca del tempo passato, un adattamento della saga cesaroniana ai tempi degli imperatori tanto fantasiosa quanto decisamente divertente.

Considerando che Matteo è un cant-attore, il livello è ben superiore a tanti autori di canzoni al di fuori del set. Il livello tecnico sarebbe da tre stelle, ma per affetto do 4.

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