Non ho ancora approfondito la discografia dei Mau Mau nè so se lo farò, visto che il loro genere non mi intriga molto (inoltre mi è difficile capirne i testi), ma questo album (molto da festa: bellissima "Ellis Island") mi è piaciuto e voglio segnalarvelo, visto anche che non è recensito sul DeBaser.  

Nati all'inizio degli anni '90 a Torino, città italiana multietnica per eccellenza, i Mau Mau si esprimono in lingue, suoni e generi diversi, alternando i testi in dialetto piemontese, in italiano, inglese, spagnolo e francese, amalgamando sonorità del Mediterraneo, dell'America latina, dell'Oriente e dell'Africa, e mescolando il rock al folk, il dub al hip hop, l'etno alla canzone d'autore, l'acustico all'elettrico, al tribale... 

La società ormai si sta trasformando in un miscuglio di razze e culture: è in questo contesto che nasce la cosidetta "acustica tribù" dei Mau Mau e la loro "World-Etno-Music", che raggiunge ottimi livelli in questo album, "Viva Mama Nera", del 1996. Inoltre, qui, alla formazione originaria, costituita da Luca Morino (chitarra e voce), Fabio Barovero (fisarmonica) e il camerunense Tatè (percussioni), si aggiungono altri elementi, con l'innesto di fiati, violino, archetto elettrico e batteria.

Consiglio l'ascolto soprattutto agli amanti del genere che, credo, possano scoprire un piccolo gioiello.

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