Max 90 - La mia storia, i miti e le emozioni di un decennio fighissimo è un gran bel libro, dove Max Pezzali racconta di pari passo canzoni e vita.
Dopo la prefazione nostalgica di Lodo Guenzi e il Post scriptum di Mauro Repetto, si comuncia parlando del deca, di New York come meta nell'immaginario, del vero significato dell'Uomo Ragno e dei Margaridas, con tanto di errore di pronuncia.
Si prosegue poi con la maglietta nera simbolo di appartenenza generazionale, e col cellulare che passa da strumento per pochi a strumento di tutti; con la sala giochi citata in Jolly blue, le luci stroboscopiche e l'immaginario erotico.
Arriva poi il sentimentale, con un capitolo sul 2 di picche, le lettere d'amore di Come mai e le modelle di Nella notte, fino alla moto Zundapp di Cumuli, con un capitolo sulle spade, ovvero le siringhe di eroina.
Ritorna l'immaginario erotico con i porno (e come procurarseli) e la discoteca, simbolo della gioventù.
Quindi tutta una serie di capitoli sull'istruzione e il lavoro: il sogno del posto fisso, le ferie, gli esami a settembre prima del sistema crediti/debiti, il mito americano, la casa di Dio e l'autogrill, questi ultimi due connessi alla canzone Rotta per Casa di Dio.
Siamo sempre nel 1993 di Sei un mito, e c'è un capitolo sulla ragazza mitologica e l'Arbre Magique, poi i cocktail e le birre scure, la capacità di gestire l'hangover e il passo felpato di S'inkazza (questa casa non è un albergo).
Ruolo centrale degli anni Novanta hanno le vasche, cioè i raduni domenicali, e la radiolina, per sentire le partite.
Nel 1987 arriva l'Auditel, che sconvolge la tv degli anni a venire.
C'è quindi un ritorno al passato, con gli anni 80, il bar come luogo mitico, citato ne Gli anni.
I capitoli che rappresentano il terzo album degli 883 sono dedicati ciascuno a un elemento tipico dei Novanta:
- Il mitra ad acqua
- Il calcio da strada
- L'autoradio, che si portava in mano
- il Golf Cabrio
- Il videoclip
- La sfiga (Fattore S)
Si ritorna al 1993 con Gli avvoltoi, Il richiamo della cumpa, i video juke-box, il discopub (questi ultimi due avranno breve vita), il pizzetto, diventare grandi.
Nel 1997 siamo dalle parti di "Andrà tutto bene", il telefono di casa, i gol della domenica, il bar chiuso di La dura legge del gol, La regola dell'amico, il balsamo, il rimpianto, le menate e la dignità, la stecca, ovvero il nonnismo, fino a i genitori di lei citati in Non ti passa più.
Il quartiere, il cinquantino e la brugola, così come il cappellino, il celodurismo politico sono sempre dell'album del 1997.
Arriviamo al 1999 di Grazie mille con la discoteca di pomeriggio, il bip, il chiodo, il sushi, l'ikea, l'università e Kurt Cobain.
Il libro si chiude con i seguenti 5 capitoli:
- Riccione, il ricordo di gioventù
- Il centro commerciale, a cavallo tra Novanta e Duemila
- Lo specchio della cameretta
- Il freddo nello stomaco
- Gli anni zero
Gli anni '90 di Max vengono allargati temporalmente sia prima che dopo, includendo anche la caduta del muro di Berlino e gli attentati alle Torri Gemelle.
Bellissimo libro divorato in due giorni, massimo dei voti!
Carico i commenti... con calma