Il 2007 verrà forse ricordato come l'anno del secondo album di band inglesi che avevano sfondato all'esordio. Dopo Bloc Party, Artic Monkeys e Kaiser Chiefs ecco i Maximo Park con "Our Earthly Pleasure".

Dal primo ascolto sembra che la band di Newcasle confermi a pieno le caratteristiche del primo successo: un british rock-pop malinconico ma veloce e immediato, distinto dall'elettronica e dalle tastiere.

L'album si apre con la spontanea "Girls Who Play Guitar" per proseguire con "Our Velocity", primo singolo "coraggioso" con frequenti cambi di ritmo. "Books From Boxes" è tra i pezzi migliori che apre però una fase "contemplativa" dell'album: "Russian Literature", "Karaoke Plays" e "Your Urge" hanno sonorità uggiose e invernali, forse un po' deprimenti. Solo "The Unshockable", la traccia più rock, l'eccellente "By The Monument" e "A Fortnight's Time" dal sound anni '80 spezzano questo andamento che si trascina fino alla fine dove emerge egregiamente "Sandblasted And Set Free".

I Maximo Park hanno il merito di provare a tenere alta la qualità della loro musica senza stravolgerla per tentare di piacere a tutti. Nonostante all'apparenza il loro stile sia privo di cambiamenti "Our Earthly Pleasure" risulta un lavoro più complesso rispetto al precedente: le canzoni difficilmente si fanno ricordare e mancano i ritornelli ripetitivi o motivi ballabili che avevamo ascoltato in "A Certain Trigger". Con il loro look indie e intellettuale i sei guidati dal carismatico Paul Smith fanno subito sul serio e con "Our Earthly Pleasure" si confermano una band "adulta" che, probabilmente, non sarà considerata solo una meteora.

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