Sono incappato in questo bel disco - che avevo acquistato un anno fa abbondante e mi ero dimenticato di averlo - mentre cercavo tutt'altro... e vabbè, ve lo dico: il vinile della deluxe edition di "UNICA", il nuovo strepitoso album di Antonello Venditti... ecco, ve l'ho detto, contenti?... e la cosa bella è che da quanto mi piace, non riesco a toglierlo dalla macchina, nè (tantomeno) buttarlo dal finestrino sul raccordo anulare, tanto da decidere di buttare giù (quelle si!), due (in)utili righette, visto che sul dataBeiser non esiste nulla su questo rispettabilissimo artista... e la cosa, no no no, lasciatemelo dire, un po' mi inquieta!
Maxwell, esponente di spicco del movimento neo-soul degli anni '90 (assieme ad Erykah Badu e D'Angelo, tanto per fare due nomi), è il nome d'arte, ed è tra l'altro l'unico che conosciamo a carico di questo ragazzo, classe 1973 (beh, adesso siamo tutti ragazzi fino a 67 anni, anno più, anno meno), che artisticamente parlando è ben poco prolifico. Infatti, evitando di entrare nei perchè, e quindi nello specifico dei casi suoi, sappiamo per certo che l'opera in questione è soltanto la numero 4 dal 1996 - l'anno del notevolissimo "Urban Hang Suite" - e la prima dal 2001 - anno in cui uscì il bellissimo "Now" che si pregia tra l'altro di una formidabile cover di "This Woman's Work" di Kate Bush... tanto per chiarire con che razza di voce che abbiamo a che fare.
"BLACKsummers'night" doveva uscire nel 2008, e, poi rinviato al 2009, essere il primo di una trilogia che doveva concludersi nel 2010, ma evidentemente, un po' la crisi globale, un po' la pigrizia, stiamo ancora qua a chiederci degli altri due, e speriamo di non dover aspettare il 21 dicembre, altrimenti chissà...! Nel disco in questione, che è abbastanza corto ed è composto da 9 brani, quello che balza maggiormente all'orecchio è l'eleganza, la classicità e l'equilibrio degli arrangiamenti, su cui fa quasi sempre capolino un certo retrogusto jazz, e soprattutto la straordinaria sensibilità vocale di questo fuoriclasse.
Si, avete letto bene, perchè il nostro Maxwell, pur avendo vinto in terra americana, svariati premi e riconoscimenti, meriterebbe anche in Eurolandia lo stesso seguito di artisti come la grande Erykah Badu, o John Legend che però - va detto - ha un po' deluso le aspettative iniziali, e vabbè, bando alle polemiche!
Ma parliamone chiaramente, mettiamolo a fuoco, ma cos'ha di speciale questo disco qua.. nel 2009... un disco soul Motown style e legato a doppio filo all'estetica Marvin(Gaye)iana... coi fiati... col clapping... con l'orchestra qua e là... che senso ha, mi chiedo... nel 2009 e senza video, senza urletti di Rihanne mezze 'gnude...senza feste in piscina...senza quel gran genio di Kanye West...OMG (oh-my-god), che tragedia...
Ah ecco forse, perchè non sono ancora usciti gli altri due volumi della trilogia!!!...
Insomma, l'anima (SOUL) non mente, e se ascoltando questa roba qua non ve ne accorge(re)te, beh, mi dispiace per voi...
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