Spezzare una lancia ogni tanto,
Che qualcuno se la merita una lancia. Spezzata, non esageriamo.
Se sulle serie la piattaforma della enne rossa detta legge da più’ di un lustro, non è certo una novità che le produzioni cinematografiche della suddetta facciano acqua da tutte le parti, un cola pasta di ferro resterebbe a galla per più’ tempo.
Nel 2015 McG (“Terminator Salvation”, “Charile’s Angels”, e altre cazzate) con un ritardo abbastanza grave sui tempi gira una commedia horror collegiale:
Senza anticipare nulla dell’inesistente trama: si ridacchia e c’è tanto splatter. Lo splatter è decisamente sopra la media del genere, le risate altalenanti. Si cita tutto il cinema sperimentalcommerciale degli ultimi vent’anni, da Scott pilgrim a Super.
E il risultato è un film, appunto, girato con un ritardo di dieci anni.
Se ne accorgono più’ o meno tutti, tanto che una volta finito di montarlo e postprodurlo il film viene dimenticato in qualche cassonetto della differenziata e McG si dedica ad altro.
Passano due anni. e la enne rossa rovistando tra la spazzatura recupera la confezione di ‘sta roba, e le cambia posto: dal cassonetto della differenziata di Hollywood al cassonetto del computabile di Netflix.
Il film esce nel 2017 sulla piattaforma, e, su quella piattaforma, fa pure una discreta figura. Anzi no: fa una figura della madonna, tanto che due anni dopo Netflix stesso ne produce un seguito. Peggiore del primo capitolo. Ma tanto Netflix propone film talmente scarsi, che ‘ste laccate vecchie di un decennio riescono comunque a tirar su consenso, e infatti, cari possessori della fantomatica Netflix, gioite: il terzo capitolo della saga è già confermato. Stesso team creativo, stessa produzione e distribuzione.
Per la cronaca: il secondo film l’ho visto ieri, è un simpaticissimo buco di trama con ricamati attorno quattro ganci di sicurezza su cui far aggrappare la sceneggiatura.
È simpatico e McG fa I salti mortali per far finta di essere il regista indie-young-cool che non è mai stato neanche quando i tempi erano propizi.
Comunque la notizia è che uno dei film meno peggio visti tra quelli distribuiti da Netflix non era di Netflix. Ed era un film che nel circuito canonico (quello cinematografico) in due anni non era stato capace di trovare una sua dimensione. Non aveva trovato dimensione neppure in quello dell’home video. Per due anni.
Arriva Netflix e ci fanno due seguiti.
Questa cosa si potrebbe pensare che dica parecchie cose di Netflix, ma in realtà dice cose (non so se parecchie) solo del pubblico.
Comunque se non avete un cazzo da fare e vi riuscite a sorbire robe tipo “Red Notice” o “6 Underground” potreste farci un pensierino.
No, va beh, se vi riuscite a sorbire “6 underground” cominciate pure con l’eroina, che tanto peggio di cosi’ non potrete stare.
so che la pagina non vi piacerà piu' di tanto ma è la quinta volta che la so ri editando, e ovviamente non edito piu' un cazzo, che son 40 minuti che sto qui a parlare di 'sta vaccata distribuita da una merda per un pubblico di coglioni.
avevo aggiunto un capoverso chilometrico sulla trama e su tutti i pregi e gli autogoal del film. insomma, c'era una recensione prima, ma debaser se l'è mangiata. E quindi si becca 'sta merda di pagina.
Buon appetito!
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