Nella scena statunitense Hardcore gli MDC sono una delle formazioni più spietate ed anarchiche mai esistite, i loro più importanti brani sono infatti messaggi contro la polizia, contro i potenti e contro una socità demente.

Nonostante i loro brani si mostrino al pubblico come una sorta di satira, il loro pensiero è forte e chiaro, nessuno se la scampa dalle loro critiche, gli MDC sono sempre stati inflessibili, questo album ne è una forte prova. "Smoke signals" inizia con un loro motto anti polizia: "No More cops", seguitando da altri caustici brani suonati in confusione e con rabbia molto velocemente.

Il loro nome MDC è una sorta di camaleonte che cambia significato di lavoro in lavoro, quello che in questo album sembra volere significare è "Missile Destroyed Civilization" la nona canzone che non ha bisogno di molte spiegationi (il titolo già ci dice abbastanza). Non è tutto, questo album contiene altri classici della band, come "Tofutti" una rivisitazione demenzilizzata della canzone "Tutti-frutti", seguita da "South Africa Is Free", "Cauntry Squawk" uno dei loro più famosi brani o "Skateboards from hell" successo maggiormente apprezzato da un pubblico metallaro. Inoltre in questo loro lavoro ci sono due tracks aggiunte da un precendente singolo: "Bombs not Food" e l'aggressiva "Nazis Shouldn't drive" (aggiungo io "the car").

Credo che il suono degli MDC non debba avere molte spiegazioni, visto che si sta parlando una delle maggiori band Hardcore della storia, questo album in più è stato classificato da molte fanzine come il miglior disco del genere uscito nel 1986.

Quindi se avete una certa passione per chittarre velenose suonate senza molta raffinatezza e tematiche senza compromessi correte a procurarvi questo album.

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