Sigarette. Bicchieri di vino sporchi di rossetto, lasciati a metà in una stanza in penombra. Lacrime e mascara. Vendetta. Rancore represso, vecchio di secoli. Un viso familiare riconosciuto di sfuggita, in mezzo alla folla di un grigio mattino londinese. Malinconia. Sigarette. E' la voce di Emily Gray, cantante dei defunti Meanwhile Back, in Communist Russia. Attorno ai suoi monologhi sussurrati si adagiano scomposte melodie sintetiche, delay, ritmi elettronici casalinghi e straminimali, qualche sporadica esplosione di chitarra. Minimalismo e pathos, questo sono i Meanwhile Back. La sintesi del gran calderone chiamato Post-Rock.
Li hanno definiti "Lydia Lunch che incontra i Mogwai". Si, è giusto: malata e sinistra la prima, atmosferici e carichi di emozione i secondi. Il paragone ci sta. Ma con qualche sigaretta in più.
Carico i commenti... con calma