Dopo un'attesa di oltre cinque anni finalmente vede la luce il terzo disco di questa band catanzarese. Attivi dal 1993 e dopo aver dato alla luce un 7", un mini cd e un cd ("Il grande bluff"), "La fine delle favole" potrebbe semplicemente indicare che questi quattro ragazzi calabresi hanno ormai raggiunto una maturità tale che gli permette di poter mettere da parte tutte le influenze adolescenziali e buttarsi a capofitto in un disco che per quanto mi riguarda rappresenta il loro cd più interessante.
Per quanto il loro genere sia spesso oggetto di critiche e accuse di immobilismo in questo dischetto si possono trovare brani al limite dell'hardcore come l'iniziale "Nostra signora" e un brano oserei dire al limite dello swing come "Canzone nuova". Ora qualcuno potrebbe dire: cosa c'entrano questi due generi? Provate ad ascoltarli e poi ditemi se questi due pezzi così diversi non hanno una stessa anima melodica e la stessa voglia di distinguersi dal resto del punk rock che siamo soliti ascoltare in Italia.
Nel cd trovano spazio anche un tributo al mai troppo lodato Syd Barret, ex leader dei Pink Floyd ("Non sei sbagliato") e un inno per tutti gli ultras veri ("Ragazzo Ultras"), quelli che vanno allo stadio solo per sostenere la loro squadra del cuore. I riferimenti ci possono anche stare (Ramones, Bad Religion su tutti) ma i Meat for Dogs hanno una loro identità e forse se fossero nati un po più al nord a quest'ora staremmo parlando di uno dei nostri gruppi più importanti al pari di Punkreas ed affini.
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