Qualcuno su questo sito ha scritto che il Rock n' roll è nato con questo disco. Beh, anche se si tratta di una orrenda boutade, possiamo con certezza dire che un certo tipo di r n' r è effettivamente stato creato con questa straordinaria opera di Jim Steinman, interpretata da un superbo attore come Meat Loaf, icona massima del ribelle dopo James Dean (ribelli, precisiamolo, da copione recitativo). Meat Loaf, smaliziato attore di musicals culto come il "Rocky Horror Picture Show" e più recentemente nel film "Fight Club" nel ruolo del transgenico Robert "Bob" Poulsen, riesce a toccare vertici di drammaticità che non avranno rivali nel rock tutto fatta eccezione per il miglior Phil Spector, David Yow dei Jesus Lizard e James Thirlwell (Foetus).

Il disco, concept su un rocker che in sella alla sua moto deve salvare una ragazza dall'inferno, è un'esagerazione di tutti gli stereotipi del rocker appunto, è molti di questi clichè nasceranno forse da qua. Barocchismi sfrenati e voluti da Steinman (assoli heavy metal, crescendo, acuti, ridondanze varie) sono proprio il sale di questo lavoro, che ripeto, trae dalla magniloquenza la sua genialità. I brani, dalla title-track manifesto di un'era, a "Two out of Three ain't bad", lenta e ampollosa, sono un continuo alternarsi di ballads straordinarie ("You Took the Words Right Out", "Heaven Can Wait"e iniezioni di grandeur ("Paradise by The Dashboard Lights"). Da sottolineare il testo di quest'ultima, davvero divertente e autoironico. Il titolo di capolavoro è naturalmente della già citata "Bat Out of Hell", veloce, drammatica, con un'interpretazione da Oscar di Meat Loaf, forse il più bel brano "musical" mai inciso.

A questa Rock Opera seguiranno due capitoli che concluderanno una trilogia davvero leggendaria, e anche se gli standard qualitativi non toccheranno i vertici del capostipite, sono entrambi di pregevolissima fattura. Jim Steinman, una delle personalità più sottovalutate musicalmente parlando, conia un personaggio e una storia potenti e indimenticabili, e solo una pietra miliare come "Original Sin" (Pandora's Box) rende bene la sua caratura compositiva ed espressiva, contraddistinta da una rilettura ironica e travolgente dei vizi e delle virtù del rock n' roll.

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