Breve Prologo: Parlare dei Meat Puppets è un pò come avere della nitroglicerina nelle mutande, bisogna portare molta attenzione.

Per gli amanti del genere, o meglio dell'epoca (visto che di fronte ci troviamo un gruppo mutevole da album in album non identificabile con le semplici sequenze di lettere g-r-u-n-g-e) questo è un disco imperdibile. Prima ho citato il parolone "grunge", giusto per collocare il tutto in un periodo abbastanza sfocato, non definito come gli anni 90, infatti il disco è del 1987 e credetemi è solamente un “aspetto ufficiale” dell’oggetto in questione, una scritta piccolina sul retro della confezione e niente di più... nessuna delle 9 tracce lascia pensare ad un preciso stile collocabile negli anni trascorsi.

Questo capolavoro, e non lo dico così per dire, è uno di quei pezzi che si trovano alla Virgin (ad esempio lo vidi a Belfast anni fa) o nei negozietti della zona più attrezzati, in cui (riprendendo una canzone degli Offlaga Disco Pax) il titolare, rigidamente alternativo, parla poco e consiglia ancora meno. Così capitò a mio fratello. Il titolare trovò nel dimenticatoio (cioè l'impolverato retrobottega) “Huevos” con la sua inconfondibile copertina. Quando il mio fratellino mi presentò il suo nuovo acquisto lo presi un pò in giro per la copertina spacciandogliela per la locandina della sagra della salsiccia, in realtà invece molto bella. Essendo in tema di copertine, colgo l’occasione per informarvi che tutte le confezioni dei molti album del gruppo sono state disegnate da Curt Kirkwood (chitarra e voce), a mio giudizio in maniera egregia.

Torniamo alla musica … iniziai ad ascoltare l’album interessato già dalla strana copertina: -primo ascolto: ma che cazzo di voce ha questo!! -secondo ascolto: ma sta scatarrando sul microfono????? -terzo ascolto: non è poi tanto male, basta farci un pò l'abitudine. -…

Senza che elenchi tutte le tappe verso la comprensione reale dell'album, sono giunto alla conclusione di aver sotto le mani energia pura, che sia amore, rabbia, o altro ancora non lo so, ma energia. L'energia la senti pulsare dalla bocca di/dei Kirkwood (in alcune tracce si alternano), incastrandosi con gli strumenti mai stanchi di muoversi e produrre suoni e note facendo diventare tutto questo devastante. I Kirkwood hanno il compito di dare forma al tutto, partendo da un blocco di marmo sono stati fatti dei capolavori come il David (ma lasciamo stare questi discorsi a chi ne capisce qualcosa) e forse la musica dei Meat Puppets senza le voci sarebbe un po’ come il pezzo di marmo senza scultore, prezioso ma pur sempre un pezzo di marmo.

Il gruppo come molti di voi certamente sapranno è composto dai fratelli Kirkwood (Kurt e Cris) e da Derrik Bostrom (attualmente, se non sbaglio, i Meat Puppets dovrebbero esistere ma con una diversa formazione, l'ultima uscita è infatti 'Golden Lies' del 2000, in cui solo Curt è presente, tanto per cambiare un altro lavoro massacrato dalla critica). La critica definisce questo album il più commerciale della band, forse un cambio così trascendentale rispetto ai precedenti lavori non è stato digerito, ma fondamentalmente queste sono solo opinioni, io lo vedo come l'album della consacrazione, anche perchè solo accostare il termine commerciale ai Meat Puppets lo trovo una bestemmia. Il gruppo in questione è partito da una specie di punk per poi arrivare a "Huevos", unico nel suo genere. L'ingrediente segreto credo che sia proprio la voce di Curt (nei primi ascolti tanto odiata) che da vita, trasforma quello che altrimenti sarebbe il classico country americano, o il blues o chissà cosa. Chi ha ascoltato l'album potrà capire bene come alcune canzoni avrebbero avuto la potenzialità di scalare la famosa classifica dei dischi più venduti se solo il gruppo si fosse deciso a rendere il tutto più accessibile a tutti, ma questo, come non si sa, non avvenne. Kirkwood infatti cambiò il suo stile nel cantare, le chitarre a manetta e distorsore sempre sull'attenti, un basso e una batteria che gestiscono il tutto tanto per non perdersi.

Trovo semplicemente dei gioiellini "Paradise", "Look At The Rain", "Crazy" (l'attacco assomiglia in maniera sconvolgente a qualcosa dei Pearl Jam), le mie preferite in assoluto sono "Sexy Music" (davvero da rimanere incollati con l’orecchio sulla cassa, inoltre mette in luce la capacità compositiva del gruppo, un testo bellissimo) e "I Cant Be Counted On".

In conclusione "Huevos" è un disco ritmato, sorprendentemente (mi prenderete per scemo) innovativo e diverso da tutto ciò che è salito al trono grazie ai Nirvana (mi riferisco a Meat Puppets 2), più completo, sulla stessa linea di pensiero e contemporaneamente meno confusionale rispetto ai tanti altri lavori del gruppo (anche se di doverosa ammirazione e grande qualità).

Carico i commenti...  con calma