La scena punk di Phoenix, Arizona è stata spesso e volentieri trascurata. A torto, a mio avviso, data la presenza nel circuito musicale cittadino di valide bands come i Sun City Girls, i Feederz, e, arriviamo al punto, i Meat Puppets, trio composto dai fratelli Curt e Chris Kirkwood e dal batterista Derrick Bostrom.
"In A Car", il loro 7" di debutto uscito per la minuscola World Imitation Records di Van Nuys, California, è a mio parere semplicemente spettacolare: a partire dalla title-track gli elementi che renderanno i Burattini Di Carne degli amabili freaks del panorama indie statunitense ci sono tutti, in questo caso virati (ma in un modo tutto loro) in salsa hardcore: la chitarra deraglia, la batteria macina un ritmo monotono ed ossessivo ed il basso macina linee fluide ed inarrestabili. Eppure, non si tratta di un semplice lavoro HC. Lo testimonia "Big House", tentativo ipervelocizzato di guitar-song alla Neil Young, che prelude a quell`indiscusso capolavoro che fu "Meat Puppets II". Inoltre, la scelta di proporre un brano strumentale distingue ancora una volta i Nostri dalle altre violente punk bands dell'època.
Un classico, adorabilmente irregolare ed ormai consumato dai miei ripetuti ascolti.
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