Questo splendido trio si esibisce dal vivo in un club giapponese consegnandoci un albun a dir poco strabiliante che riassume le fatiche del terzetto: Radiolarians I, II, III...
I pezzi si susseguono in un vortice di improvvisazione dove i tre strumentisti si interscambiano il ruolo di protagonista.... se Medeski mostra qui tutte le sue abilità tecniche sicuramente al pari sono i due Martin e Wood che assecondano le divagazioni musicali del pianista scatenato in sonorità che vanno dalla musica contemporanea di Bartok al new orleans e blues fondendole in una mirabile armonia. La ritmica sempre precisa ed essenziale di Wood, pulita fino all'essenzialità e aiutata dalla prodigiosa abilità di Martin che dialoga continuamente ora con il contrabbasso ora con il basso elettrico, disegna una base sulla quale Medeski incalza con le sue mani che sembrano slegate dal corpo e da ogni logica, ma che riescono sempre a tenere l'ascoltatore in tensione spasmodica.
Raramente mi è capitato di ascoltare un disco di tale energia e bellezza. L'unico difetto potrebbe essere la non facile reperibilità.... ai fortunati, buon ascolto.
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