Megadeth - "Endgame"

Ultimamente il mondo del Thrash, sta diventando una barzelletta: tutti aspettano un disco dei grandi, in particolar modo nel triangolo Metallica-Megadeth-Slayer, e diventa una sfida a chi fa di meglio tra di loro.

Dopo la pietra lanciata dai Metallica con "Death Magnetic", gli Slayer hanno risposto con il singolo "Psychopaty Red" ed ora siamo in attesa dell'album "World Painted Blood", chiedendo un immediato paragone. Mustaine dichiara invece che "Endgame" è superiore a "Death Magnetic" e così via...

Ormai nessuno di questi artisti ha ancora qualcosa di concreto da dire, visto il glorioso passato che ognuno ha alle spalle, dunque questi ultimi album vogliono essere soltanto qualcosa per far contenti i fan, cercando di fare altra musica dal loro stampo, più che un voler cambiare la musica, come fu per "Rust in Peace", "Master of Puppets" o "Reign in Blood".

Nell'ultimo anno ci troviamo quindi con 3 album di ognuno di questi artisti... Ognuno con storie diverse e dunque un diverso esito musicale...

La triste storia dei Metallica la conoscono tutti, ed onestamente non ho mai creduto ad una possibile risalita, gli Slayer, a giudicare da quel poco che ho sentito, ormai stanno facendo la fine degli AC/DC ovvero quella del ripetersi costantemente e facendo sempre la stessa canzone.

Rimangono i Megadeth, la cui storia è ricominciata solo da qualche anno. Dopo qualche passo falso stiamo assistendo ad una graduale risalita. Probabilmente non avremo mai più i gloriosi anni 80 e 90 del Thrash ma ciò è segno che questo genere musicale si sta evolvendo, lasciando eredità ai gruppi giovani, mentre le band storiche lentamente svaniscono.

Prima o poi tocca a tutti andarsene, l'importante è come farlo... E fino ad ora i Megadeth stanno facendo una fine più che dignitosa.

Paragoni con altre opere è inevitabile, anche se li ho sempre odiati. L'importante è fare il paragone con le cose giuste, ed ovviamente è quello con l'ultima fatica degli altri, dato che con le opere passate il più delle volte non c'è assolutamente paragone. "Endgame" è sicuramente un buon ascolto rispetto ad un "Death Magnetic" che delude su molti fronti. Anche perché i Megadeth tornano sempre in formissima.

Disco che nel complesso è ben curato: l'apertura con con "Dialectic Chaos" un accattivante intro strumentale, cosparso di tappeti di assoli, proprio come quella di "So far, So Good ...So what?". Dopodiché il disco ci porta ad esplorare quello che è lo stile Megadeth, solo molto più raffinato come ovvia conseguenza del tempo. Assoli che tagliano come lame e che stupiscono sempre, riff che rievocano i lavori precedenti proprio come in "This Day We Fight!" il singolo "Headcrusher" o "1,320'" ed altre cose più moderne come "44 Minutes" o la title-track "Endgame" per poi lasciarsi andare all'ascolto della fantastica ballad "The Hardest Part of Letting Go... Sealed with a Kiss".

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