Dopo una serie di recensioni positive, eccone un'altra altrettanto impegnativa e soprattutto utile per chi si imbatterà in un disco come "Risk", di chi non vorrei mica dirlo perchè mi piangerebbe il cuore.

Se "Cryptic Writings" era sembrato a qualcuno il fondo del fondo in cui erano scivolati i Megadeth, si ricrederà subito ascoltando questo lavoro uscito nel 1999 mi pare (tanto cosa importa sapere perfettamente la data), anno in cui tutti i fan attendevano con pazienza una ripresa di creatività della band di Padre Mustaine, invece si sono trovati tra le mani una bella trappola come quella dell'artwork, con il sorcio putrido che forse è la cosa migliore di tutto il disco (almeno è un animale).

Inutile dilungarsi troppo in questi elogi e l'unica cosa che vi posso dire è che nonostante la formazione sia quasi quella classica (fatta eccezione per Jimmi De Grasso alla batteria che sostituisce Menza), il gruppo sforna dei pezzi che non hanno identità e soprattutto non posseggono nemmeno un gene delle passate produzioni; questo pesantissimo mix (attenzione al termine pesantissimo perchè si riferisce alla vostra pazienza). Quello che vi arriva alle orecchie è un pò di "heavy rock pop-peggiante" senza incisività e carattere dove gli unici pezzi accettabili (sempre dopo che abbiate già mangiato ) sono "crush 'em" e "prince of Darkness", il resto è noia anche solo a raccontarlo.

Tenetevi alla larga altrimenti rischierete.

N.B.: ho dato cinque stelle in base al grado di noia, il max!!!!!!!!!!

 

Carico i commenti...  con calma