Dopo il patetico e sconveniente "La passione di Cristo", Mel torna nel 2006 con "Apocalypto", film storico-avventuroso che nonostante le attese e le aspettative consistenti è un vero e proprio flop: giudizi negativi, fiumi di critiche sull'uso della violenza assolutamente fine a sè stesso, pesanti proteste e polemiche, vicende giudiziarie, infiniti problemi con censure e divieti, incassi irrisori. La critica internazionale ha accolto con ostilità la pellicola, molti paesi ne hanno vietato l'uscita senza mezzi termini, il pubblico non si è dimostrato per nulla entusiasta. Gibson è stato accusato di usare immagini disturbanti e violente in maniera esagerata e irrispettosa e di non rispettare l'attendibilità storica nella ricostruzione della civiltà maya e della sua storia, della sua cultura, della sua religiosità, della sua lingua.

Il film descrive le lotte interne alla civiltà Maya che, prima ancora dell'arrivo dei conquistadores europei, a metà del '500 si era già logorata, avviandosi verso un declino irreversibile. In un piccolo villaggio dello Yucatan vive Zampa di Giaguaro, con sua moglie incinta del secondo figlio. La loro vita tranquilla e felice viene sconvolta quando una spedizione da una grande città maya distrugge il villaggio e rapisce uomini donne per venderli come schiavi e usarli come sacrifici umani per il dio Kulkulkan: Zampa di Giaguaro nasconde la moglie e il figlio in un pozzo, viene catturato e deportato in città ma al momento del suo sacrificio viene miracolosamente salvato da un'eclissi solare. Riesce quindi a scappare attraverso la foresta, ad uccidere i suoi numerosi inseguitori e a salvare la sua famiglia. Anche se ormai, con l'arrivo degli stranieri, la fine della grande civiltà Maya si prospetta sempre più vicina.

Il film presenta qualche aspetto positivo: una regia curatissima e originale, una straordinaria sceneggiatura che sorregge necessariamente la narrazione in mancanza di dialogo (la recitazione è in yucateco con i sottotitoli), effetti speciali sorprendentemente realistici, ambientazioni suggestive, costumi eccezzionali e dettagliatissimi. D'altro canto però la trama è a dir poco inconsistente, l'uso della violenza è gratuito e del tutto strumentale, la colonna sonora è praticamente inesistente, la caratterizzazione storica è spesso falsa e inverosimile.

Nel complesso quindi, non è un capolavoro, non è un film memorabile destinato a rivoluzionare la storia del cinema. Ma è comunque da vedere, con tutti i suoi difetti e le sue particolarità: un film originale nella regia, ben curato, che mischia storia e azione in un prodotto al di la di tutto interessante e gradevole.

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