A metà strada tra il fatato romanticismo di Yann Tiersen e i poetici scenari di Max Richter "Palimpse" rappresenta il tredicesimo album in dieci anni per il profilico artista francese Laurent Girard, altrimenti noto come Melodium. Miniature acustiche, melodie esili, cadenze ambientali; un suono talmente delicato da risultare quasi impercettibile: quello che colpisce è proprio la semplicità nella quale stagnano queste undici sontuose composizioni dalla forte matrice folk. 

Girard sfoggia una brillante vena compositiva forgiando un opera intensa e desolante, dove suoni ovattati e glitch appena accennati si affiancano alla presenza fissa della chitarra acustica, a dipingere paesaggi ora rassicuranti e pacifici, ora allucinanti e malinconici quando addolciti da sbiadite melodie di piano e il delicato suono del carillon. Una magia spezzata (e in modo netto) soltanto in occasione dalle architetture dark di "Insomnia", traccia lunga 30 minuti dove Laurent esprime il suo lato più tragico e sperimentale con l'innesto di trombe funeree, droni tenebrosi ed elementi orchestrali.

Un lavoro oserei definire "sedativo", certo eccessivamente monoforme ma perfetto nei suoi pochi spunti. La semplicità è la chiave.

[4.5]

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